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Nainggolan-Icardi rappresentano per l'Inter un'arma offensiva tanto potente da far impallidire le difese avversarie. Ma ad oggi tra i due non è stata ancora raggiunta quella intesa che i tifosi nerazzurri aspettano e sognano da questa estate. Ma i motivi della mancata intesa sono tanti, a partire dal fatto che i due hanno giocato insieme solo in due occasioni: contro Tottenham e Sampdoria. "Riguardando le immagini delle due partite, in cui Spalletti ha cambiato i due esterni, è evidente che non c’è stata ancora la scintilla. Icardi punta sempre la profondità: è la sua natura, difficile cambiarlo adesso; Nainggolan ha bisogno di una sponda che gli apra lo spazio per quegli inserimenti con cui sa fare male. Finora i due sono stati troppo distanti. E anche i numeri dicono che ancora non ci siamo: in due partite, Mauro ha dato a Radja 3 palloni e ne ha ricevuti appena 2. Una miseria".
"In Champions lo straordinario gol da fuori area dell’argentino non ha fatto pesare la mancata intesa; a Genova senza la Var sarebbe stato lo stesso grazie al gol di Nainggolan. Ma la verità, per ora, sta nel mezzo: è vero che a Maurito sono arrivati pochi palloni giocabili però è anche vero che il capitano deve entrare di più nel cuore del gioco nerazzurro. Anche perché, sempre usando le parole di Luciano Spalletti, «Icardi sarà campione soltanto giocando 95 minuti al servizio della squadra». Toccherà all’allenatore nerazzurro tirare fuori tutte le carte per riuscire a sfruttare la nuova coppia. Già domani contro la Fiorentina", si legge sulla Gazzetta dello Sport.
(Gazzetta dello Sport)
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