- Squadra
- Calciomercato
- Coppa Italia
- Video
- Social
- Redazione
copertina
Getty Images
L'avventura di Simone Inzaghi all'Inter è arrivata al capolinea. Ne è convinta la Gazzetta dello Sport, che parla di un "miracolo" per salvare la panchina del tecnico. E si parla di giugno. Ma anche l'ipotesi esonero non è del tutto esclusa. Saranno decisive, in questo senso, le prossime tre partite contro Juventus, Salernitana e Benfica. Praticamente due obiettivi su tre da giocarsi in una settimana.
"La società è sempre più contrariata dai ripetuti passi falsi della squadra: le prossime tre partite, se negative, potrebbero essere le ultime di Simone Inzaghi. Il problema è che nemmeno lo straordinario obiettivo dei quarti di finale europei - eccezionale in sé - in questo momento può valergli una conferma. Per il club e per la dirigenza è infatti il campionato che fa da traino, che prima impone con evidenza lo status nel panorama nazionale e pone poi le basi per la stagione successiva".
"L'esclusione dalle prime quattro squadre del campionato, anche solo difficile da prefigurarsi un mese fa, è insomma lì a un passo. E sarebbe sportivamente una tragedia, vista la penalizzazione della Juventus e visto il ritmo da bradipi che tutta la truppa delle "ex inseguitrici" sta mantenendo. Il chilometrico ritardo dal Napoli spingerà quindi il club verso un cambio di panchina: a fine anno nel migliore degli scenari, entro un paio di settimane in caso di crollo verticale"
"C'è una sola àncora di salvezza a cui Inzaghi si può aggrappare e risponde al nome della Champions League. Entrare nella storia con un cammino vincente nella competizione potrebbe infatti "espiare le colpe" dell'allenatore piacentino. Visto il tabellone tennistico regalato da Nyon la finale non è impensabile e quel traguardo sarebbe forse la cura per le profonde amarezze che turbano le giornate interiste. Perché assicurerebbe una quantità di soldi e una mole di visibilità senza precedenti nel recente passato nerazzurro: potrebbe indurre la società a chiudere un occhio su un campionato fallimentare"
© RIPRODUZIONE RISERVATA