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Le recentissime direttive del governo cinese (invitate le aziende di casa a non esagerare con gli investimenti nel calcio europeo), hanno bloccato la proprietà nerazzurra sul mercato in entrata, costringendola a seguire la nuova linea dell' autofinanziamento puro da qui a fine agosto, in maniera da non "esporsi" troppo a livello di fairplay finanziario, paletti severi che condizioneranno pesantemente il bilancio interista fino al prossimo 30 giugno.
L'attuale situazione mette seriamente a rischio l’operazione Schick. E l’eventuale addio alla punta ceca sarebbe un autogol clamoroso per tutto il mondo interista, proprietà in testa. Secondo La Gazzetta dello Sport, in attesa di novità dalla proprietà, l’Inter deve cedere in fretta e bene se vuole in generale mettersi nelle condizioni ideali per completare una rosa che oggi non sembra dare ampie garanzie in vista della corsa Champions. Intanto, è arrivato a Milano Ramadani, agente di Jovetic: molte le offerte fin qui rifiutate dal montenegrino, compresa quella ricchissima del Brighton (16 milioni all’Inter). Gabigol potrebbe entrare nell’orbita del Benfica, Ranocchia punta alla Premier, Ansaldi potrebbe andare al Genoa. Zero offerte al momento per Brozovic, che sarebbe stato proposto alla Juve in cambio di Sturaro, non arrivano però conferme in questo senso.
In entrata, proseguono intanto i contatti con l’entourage di Karamoh del Caen, ma la priorità è il difensore centrale. Naturalmente, al momento i nerazzurri possono lavorare solo sulla base di prestiti o scambi, anche per questo in pole position resta Mangala del Manchester City.
(Fonte: Mirko Graziano, La Gazzetta dello Sport 23/8/17)
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