E' della giornata di ieri la notizia che ha fatto sognare il popolo dell'Inter: Gianluca Spinelli, che ha già lavorato con Antonio Conte in Nazionale e al Chelsea sarà il prossimo preparatore dei portieri nerazzurro. E subito questa sorta di "indizio" ha portato subito i tifosi a pensare ad un ritorno del tecnico leccese sulla panchina nerazzurra, ipotesi però che sembra ad oggi molto complicata.
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Gds – Inter, torna un fedelissimo di Conte: un indizio? Ecco perchè resta difficile il bis
Spiega La Gazzetta dello Sport: "Rispetto al 2019-2021 Suning ha infatti notevolmente ridotto gli investimenti sul mercato e già questa caratteristica è conflittuale con i confini dei precedenti di Conte: lui si muove per ingaggi consistenti e soprattutto chiede innesti impegnativi quando firma con una nuova squadra. Gli acquisti dei vari Romelu Lukaku o Nicolò Barella non sono quindi più replicabili con il budget attuale messo a disposizione della dirigenza dalla proprietà.
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Allo stesso tempo la risoluzione consensuale di un anno e mezzo fa fu piuttosto turbolenta e molti rapporti personali sono rimasti incrinati dopo la separazione. Insomma, l'innesto di Spinelli non basta per far salire l'allenatore pugliese in cima alla lista dei possibili successori di Inzaghi: il suo nome però è presente e presto nel capoluogo lombardo arriverà un alleato in più...".
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