00:37 min

copertina

Gds – Inter, torna un fedelissimo di Conte: un indizio? Ecco perchè resta difficile il bis

L'innesto di Spinelli non basta per far salire l'allenatore pugliese in cima alla lista dei possibili successori di Inzaghi

E' della giornata di ieri la notizia che ha fatto sognare il popolo dell'Inter: Gianluca Spinelli, che ha già lavorato con Antonio Conte in Nazionale e al Chelsea sarà il prossimo preparatore dei portieri nerazzurro. E subito questa sorta di "indizio" ha portato subito i tifosi a pensare ad un ritorno del tecnico leccese sulla panchina nerazzurra, ipotesi però che sembra ad oggi molto complicata.

Spiega La Gazzetta dello Sport: "Rispetto al 2019-2021 Suning ha infatti notevolmente ridotto gli investimenti sul mercato e già questa caratteristica è conflittuale con i confini dei precedenti di Conte: lui si muove per ingaggi consistenti e soprattutto chiede innesti impegnativi quando firma con una nuova squadra. Gli acquisti dei vari Romelu Lukaku o Nicolò Barella non sono quindi più replicabili con il budget attuale messo a disposizione della dirigenza dalla proprietà.

Allo stesso tempo la risoluzione consensuale di un anno e mezzo fa fu piuttosto turbolenta e molti rapporti personali sono rimasti incrinati dopo la separazione. Insomma, l'innesto di Spinelli non basta per far salire l'allenatore pugliese in cima alla lista dei possibili successori di Inzaghi: il suo nome però è presente e presto nel capoluogo lombardo arriverà un alleato in più...".