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E’ un Walter Mazzarri a 360° quello intervistato dalla Gazzetta dello Sport. Il tecnico nerazzurro parla senza filtri toccando tutti i temi caldi in questi suoi primi giorni da tecnico dell’Inter.
“Non è semplice spiegare l’accoglienza che mi è stata riservata, forse i tifosi capiscono quanto di buono ho fatto in questi anni. I toscani sulla panchina nerazzurra non hanno fatto benissimo (Lippi, Orrico, Tardelli) dicevano lo stesso dei livornesi sulla panchina del Livorno, eppure. Stiamo lavoando molto, vedo l’entusiasmo della gente, non sono uno che da voti ma fino a questo momento è un ritiro da 10; spero di far vedere l’Inter “di Mazzarri” già nelle prime gare di campionato. Moratti? Le giuro non mi ha chiesto nulla, ma non firmerei per il terzo posto; l’arrivo di Thohir? Non mi preoccupa, ho un contratto con l’Inter. Moratti per me è una garanzia. Da bambino tifavo per la Fiorentina e per Antognoni, ma crescendo ho tifato solo per le mie squadre. Cosa mi piaceva dell’Inter? Corso, Mazzola e Facchetti”.
Idee chiare e tanta determinazione, Walter Mazzarri non pone limiti alla sua Inter: “Questa è un’Inter che sogna il soprasso; saremo i primi a giocare, ho vinto la coppa Italia con il Napoli e so cosa vuol dire. Chi mi ha colpito? Non mi piace fare nomi ma vedendo come si allenano i veterani di questo gruppo capisco perché hanno vinto tanto; io guardo il campo non la carta d’idendità”
Capitolo difesa, sarà ancora quella a tre il marchio di fabbrica di Mazzarri? “ci sono tanti modi per difendersi, a tre a quattro a cinque. La cosa che conta è l’organizzazione e la divisione e il rispetto dei ruoli. Ranocchia? Può giocare a destra anche se lo vedo più centrale. Dagli altri? Kovacic deve stare pi vicino alla porta, Guarin può migliorare ancora, Alvarez sta facendo molto bene. Milito recupera e Icardi e Belfodil promettono molto. Cassano? Gli auguro di fare bene, non aggiungo altro dopo il mio comunicato”.
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