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Sta a vedere che è tutta una tattica? E’ questo lo scenario che propone simpaticamente la Gazzetta dello Sport in edicola questa mattina, ormai è chiaro, Mazzarri raccomanda ai suoi:”loro giocano, Handanovic fa il fenomeno e para un rigore, loro rimangono in dieci e noi vinciamo”. Era successo a Marassi e si è ripetuto a Parma, proprio dove Ibrahimovic nel corso di un pomeriggio piovoso, si alzò dalla panchina e decise uno scudetto. Ecco, secondo la “rosea” oggi Handanovic è per l’Inter ciò che era un tempo Ibra: l’uomo più determinante, il valore aggiunto.
Purtroppo, come a Marassi, alla vittoria non corrisponde una prestazione convincente, come contro la Samp, l’Inter è stata salvata dal portiere e ha sofferto una squadra in dieci. Gli uomini di Mazzarri hanno gestito male la rete di Rolando e la superiorità numerica, trovando la rete di Guarin solo nel finale di gara. “E’ vero” prosegue la GdS, “l’Inter ha realizzato sei gol in trasferta nelle ultime due gare, subendone zero, ma il calcio è un gioco, il racconto di una storia e non la mera contabilità di episodi. Quindi bisogna raccontare come le squadre hanno interpretato la storia”. Per questo motivo non è presuntuoso discutere una squadra che ha raccolto sei punti nelle ultime due trasferte.
La storia racconta di una squadra provinciale, Il Parma, che ha giocato con spirito da grande. Il solo Gargano come incontrista puro.L’Inter al contrario è una grande che ha iniziato da provinciale, con gli esterni molto bassi ed un atteggiamento attendista. Non si intravede una stategia che coinvolga Hernanes e Kovacic, veri portatori sani di talento all’interno della squadra nerazzurra. Il Parma gioca di squadra, tutti sanno cosa fare, mentre all’Inter questi meccanismi non sono così automatici.
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