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Inter, Godin ma non solo: i tre vincenti che possono indicare la via in Europa. E Conte…

Matteo Pifferi

I tre giocatori hanno già vinto la manifestazione e potrebbero risultare determinanti nel rush finale dell'Europa League

"In quello che sarebbe passato alle cronache interiste come lo “sfogo di Dortmund”, una delle tappe dialettiche centrali dell’anno di Conte sulla panchina interista, Antonio disse: «Stiamo parlando di giocatori che, Godin a parte, non hanno vinto niente. In situazioni del genere (gare decisive europee, ndr) a chi chiediamo aiuto?». Sono passati nove mesi, il momento di appellarsi ai vincenti è arrivato". Apre così l'articolo de La Gazzetta dello Sport in merito all'anima vincente dell'Inter, composta da Godin ma anche da Moses e Young, in grado di vincere trofei con Atletico, Chelsea e Manchester United. Tutti e tre hanno già vinto in passato l'Europa League per un totale di 5 trofei, esperienza utile per l'Inter nella fase finale di Europa League.

GODIN - Tra i meriti di Conte c'è da segnalare la rinascita di Diego Godin, apparso inizialmente fuori dai radar del tecnico ma tornato ben presto protagonista. "Il recupero a tempo pieno di Godin proprio per questa fase è il segno di quanto l’esperienza e la leadership siano considerati fattori determinanti in tempi di “dentro o fuori”, scrive la Rosea. Godin ha già vinto l'Europa League nel 2011-2012 e la seconda nel 2018-2019 e in entrambi i casi l'uruguayano era una pedina fondamentale dello scacchiere del Cholo Simeone.

YOUNG E MOSES - Anche Ashley Younge Victor Moses hanno vinto una Europa League nella loro carriera: l'ex United alzò il trofeo nel 2016-2017 nonostante perse la finale per infortunio, mentre l'ex Chelsea, nonostante non fosse al centro del progetto di Sarri e infatti fu ceduto a gennaio al Fenerbahce, fece due comparsate nel trionfo lo scorso anno in finale contro l'Arsenal, mentre risultò determinante nella vittoria del 2012 con Benitez in panchina con 4 reti da ala pura. "Oggi parte dietro nei ranking perché altri (D’Ambrosio e Candreva) danno più certezze in fase difensiva, ma se servirà un “turbo” lungo la strada verrà il suo momento. Il percorso lo conosce: non sono in tanti a poterlo dire", chiosa La Gazzetta dello Sport.