01:55 min

copertina

Gol, assist e… sorrisi: ecco come Thuram si è preso l’Inter, dentro e fuori dal campo

Fabio Alampi Redattore 

L'attaccante francese, arrivato a Milano solamente questa estate, si è perfettamente inserito nell'ambiente nerazzurro

Arrivato a Milano solamente questa estate, Marcus Thuram ci ha messo ben poco per entrare nel cuore dell'Inter. In campo e fuori. L'attaccante francese ha conquistato tutti a suon di gol, assist e lavoro per la squadra, inserendosi in maniera naturale nei meccanismi di gioco della squadra di Inzaghi e diventando in fretta un beniamino dei suoi nuovi tifosi.

Il suo impatto con il mondo nerazzurro viene quantificato non solo con i numeri messi insieme fin qui sul rettangolo verde, come scrive La Gazzetta dello Sport: "Parte delle incognite legate al nazionale francese erano proprio riconducibili alle sfide poste da un'asticella certamente più alta in un campionato nuovo. A distanza di qualche mese, i numeri di Thuram ridicolizzano quelle incognite: da vent'anni a questa parte nessun giocatore era mai stato così incisivo offensivamente appena arrivato in nerazzurro, nessuno aveva avuto un impatto così positivo sottoporta. Limitatamente al campionato, grazie al gol della vittoria alla Roma della scorsa domenica Marcus ha già contribuito a un totale di 9 reti in 10 partite, segnando per 4 volte e servendo 5 assist".

"A questo si aggiunge la capacità di creare superiorità numerica, tallone d'Achille della squadra di Simone Inzaghi per tutto l'anno scorso e nodo ancora presente alla luce dell'infortunio di Juan Cuadrado: contro la Roma Thuram ha completato ben 6 dribbling sugli 11 tentati e finora è lui il migliore della rosa in questa voce.

L'habitat non si limita però a San Siro e ai 90 minuti più recupero in campo. Comprende gli allenamenti ad Appiano Gentile, per esempio, ma anche tutti i momenti di "stacco" dal calcio come quelli conviviali con i compagni di squadra e addirittura il tempo libero speso in città tra hobby e relax. [...] Tre sono gli assi nella manica del francese. Il primo è la padronanza della lingua dovuta ovviamente alla sua infanzia a Torino, che si abbina all'ovvia conoscenza del calcio italiano e ha ridotto così i tempi di adattamento, fattore aleatorio spesso determinante in ragazzi chiamati subito a esprimersi al top delle loro possibilità. Il secondo jolly in mano a Thuram è la personalità espansiva, il carattere solare e disponibile che ovviamente favorisce la compatibilità con chi condivide spogliatoio e centro sportivo per almeno una stagione. Poi, il tutto è amalgamato dall'incredibile dedizione al lavoro che ha da subito impressionato Inzaghi e il suo staff, una caratteristica che sorregge tutta l'impalcatura, ereditata dal padre".



Se vuoi approfondire tutte le tematiche sul mondo Inter senza perdere alcun aggiornamento, rimani collegato con FC Inter 1908 per scoprire tutte le news di giornata sui nerazzurri in campionato e in Europa.