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È toccato poi a Marko Arnautovic, uno dei più attesi soprattutto dopo le tante voci sulla composizione dell'attacco nerazzurro edizione 2024/25: l'austriaco non ha certo brillato nell'anno del suo ritorno a Milano, e chissà che questo squillo non possa ridargli fiducia e rilanciarlo anche in ottica futura.
Buchanan, Lautaro e Thuram
—Il tris porta la firma di Tajon Buchanan, arrivato a gennaio e osservato fin qui solo a sprazzi: prima rete con la maglia dell'Inter per l'esterno canadese, schierato ancora una volta a sinistra. Un lampo improvviso, un destro a giro dopo un dribbling a rientrare, un modo per togliersi l'etichetta di oggetto misterioso che qualcuno - un po' troppo frettolosamente - gli aveva già affibbiato e iscrivere il suo nome alla stagione del ventesimo scudetto.
Infine, ecco Lautaro e Thuram: il primo ha interrotto un digiuno che durava dal 28 febbraio, avvicinandosi sensibilmente al titolo di capocannoniere; il secondo si è esibito in un pezzo di bravura, un tocco sotto con il piede "debole", aggiungendo così una nuova skill al suo già vasto repertorio esibito nella sua prima stagione in nerazzurro.
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