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Gosens: “Inter? Troppo bello, ecco quando torno. Al Newcastle solo soldi, qui posso vincere”

Alessandro Cosattini

Ci ho pensato al Newcastle, ma non l’ho mai preso effettivamente in considerazione. Ogni volta che devo prendere una decisione mi faccio sempre una lista di pro e contro. E guardo cosa pesa si più. Nei pro c’erano un contratto importante e la Premier Legaue, nei contro c’erano però troppi punti. Avrei compromesso i miei obiettivi sportivi. Credo sia umano averci riflettuto. Andare a fare lo stesso lavoro con uno stipendio più remunerativo? Indicatemi qualcuno che direbbe subito no, grazie. Non si tratta solo di me. Con quei soldi avrei probabilmente potuto mantenere la mia famiglia ancora per un paio di generazioni.

Se ho rinunciato alla valigia piena di soldi? Mi piacerebbe alla fine della mia carriera guardarmi allo specchio e poter dire: Ho ottenuto il massimo dalla mia carriera sportiva. Con il Newcastle questa sensazione non l’ho mai avuta fin dall’inizio.

Tifosi arrabbiati? C’è da dire che non sarei andato a giocare in chissà quale posto nel deserto. Il Newcastle gioca nella Premier League, il miglior campionato del mondo. Avrei comunque ammesso che era per uno stipendio molto consistente. Posso capire che alcune persone mi hanno accusato di essermi rimangiato i miei principi. Ed è anche per questo motivo che non ho accettato.

Rimango nonostante tutto un inguaribile romantico. Non mi piace come si ragiona: l'importante è guadagnare sempre di più. E non posso credere che questa tendenza non si possa in qualche modo fermare. È chiaro che anche io beneficio di questo sistema. All’Inter non guadagno esattamente uno stipendio da apprendista.

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