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"La multa rappresenterebbe il minimo sindacale rispetto a quello che e' accaduto ma, nel caso di specie, vi sono anche i margini per procedere al licenziamento in tronco per giusta causa, con addebito delle responsabilita' al tecnico di Lecce".
"Si tratta di una situazione senza precedenti, almeno a livelli così alti. Siamo in presenza di critiche durissime e trasversali che scuotono nel profondo e colpiscono al cuore la società neroazzurra", continua Grassani, che poi entra nel merito.
"A prescindere dal merito delle stesse parole, ovvero a prescindere dal fatto che sia tutto vero o tutto falso, a mio avviso sussistono i presupposti affinchè la proprietà si tuteli sotto il profilo legale - osserva l'avvocato Grassani - trattandosi di affermazioni rese pubblicamente, reiteratamente, che sconfinano in ambiti che non sono nemmeno di competenza dell'allenatore".
I PRECEDENTI
"Il piu' recente è stato quello di Petkovic da parte della Lazio. Poi Delio Rossi con la Fiorentina e Davide Ballardini con il Cagliari, casi tutti definiti dal Giudice del Lavoro in sede di impugnazione", sottolinea l'avvocato spiegando infine i motivi che potrebbero spingere l'Inter a licenziare Conte.
"Il grave inadempimento del lavoratore - rimarca Grassani - porta alla risoluzione unilaterale del rapporto e anche, ove dimostrato, al risarcimento del danno a favore del Club. Peraltro il sistema normativo attuale, nel quale non sono piu' in vigore gli accordi collettivi di categoria, riconosce al datore di lavoro il potere disciplinare diretto, il che significa che la societa' puo' licenziare l'allenatore senza passare dal Collegio Arbitrale", conclude il legale.
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