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Marko Grujic, in un'intervista concessa ai media serbi, ha espresso la sua volontà di voler rimanere alla Stella Rossa, ma affrontato anche vari temi, rivelando i suoi progetti futuri e i calciatori cui si ispira.
"La pazienza è stata davvero fondamentale per la mia carriera. Forse alcuni miei coetanei hanno voluto lasciare il proprio club, io ho deciso di rimanere e si è rivelata la mossa giusta. Non ho mai dubitato della decisione di rimanere alla Stella Rossa, magari l'esperienza potrà aiutarmi un giorno all'estero. Non soltanto con mia madre, ma con tutta la famiglia, abbiamo concordato che non sarebbe stato saggio andare via e si è rivelata essere la mossa giusta.
Io il miglior giocatore? E' un onore per la squadra e per l'allenatore che mi ha dato grande fiducia. L'atmosfera è fantastica e questi risultati ne sono il frutto.
Club esteri? Mi piacerebbe un giorno giocare per Chelsea o Barcellona, ma non per forza dopo la Stella Rossa, non subito. La squadra è cambiata ed è migliorata grazie al rapporto tra allenatore e giocatori: c'è un clima amichevole, ma sempre tanto rispetto.
Capitano del club? Certo che mi piacerebbe, ma non lo so. Affinché ciò avvenga è necessario che un giocatore stia molto tempo nel club. Vorrei rimanere più a lungo possibile, ma a causa di problemi finanziari del club è improbabile che ciò accada.
Modello? Nemanja Matic o Paul Pogba, prima invece Zinedine Zidane. Grujic come Touré? Forse sono ora più in forma, ma lui è ancora un grande giocatore. Lo dimostra la sua carriera".
Meglio conquistare la fase a gironi con la Stella Rossa o la Champions con il Barcellona? "Ora direi la Stella Rossa ma questo non significa che un giorno non possa giocare nel Barcellona"
Rituale pre-partita? "Non ne ho uno. Vado in palestra e faccio un po' di stretching, poi una doccia quando torno nello spogliatoio".
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