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Guarin o non Guarin serve un’altra punta: la lezione Carew fa da monito

Negli ultimi giorni, sta prendendo corpo una teoria in merito al mercato dell’Inter. Se non dovessero partire Guarin o Alvarez, o almeno il colombiano, l’Inter potrebbe decidere di restare così avanzando eventualmente il raggio...

Alessandro De Felice

Negli ultimi giorni, sta prendendo corpo una teoria in merito al mercato dell'Inter. Se non dovessero partire Guarin o Alvarez, o almeno il colombiano, l'Inter potrebbe decidere di restare così avanzando eventualmente il raggio d'azione di Ricky Alvarez, che diventerebbe la quarta punta nel reparto offensivo dell'Inter.

L'impressione, però, è che alla fine un altro attaccante in casa nerazzurra arriverà. Perché Alvarez comunque non è una punta, benché abbia fatto benissimo (in troppi lo dimenticano) alle spalle di Palacio lo scorso anno, e comunque non sarebbe sufficiente a dare solidità al reparto, perchè Palacio veleggia verso le 33 primavere, ha saltato la preparazione e non si può pensare di spremerlo ulteriormente e perché lo stesso Icardi manifesta ancora qualche residuo sintomo della pubalgia che lo scorso anno lo ha tormentato per tutta la prima fase della stagione.

Tutte situazioni sotto controllo (Palacio recupererà comunque in tempi brevi e Icardi gioca senza sosta da Pinzolo senza alcuna ripercussione fisica) ma tutte situazioni che invitano alla prudenza. Già una volta, in tempi recenti, l'Inter ha fatto questo errore di valutazione, quando durante l'era Stramaccioni si fidò di un Rocchi in recupero e pagò amaramente il grave infortunio di Milito, finendo per strappare John Carew ai suoi impegni pokeristici e dovendo poi rispedirlo a casa al termine di visite mediche imbarazzanti per un atleta.

Errare è umano, perseverare è diabolico. Non si possono affrontare campionato, Europa League e Coppa Italia (trofei che quest'anno vanno giocati col coltello tra i denti) con Palacio, Icardi, Osvaldo e Alvarez. Lo dice la logica, lo dice il recente passato, che fa da monito.

Che parta o non parta Guarin, serve un'altra punta. Ed è difficile che Piero Ausilio, autore finora di un mercato da 8 in pagella, possa cadere proprio sulla linea del traguardo.