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Gol, dribbling, assist. Un “nuovo Sanchez”: ecco perché Gudmundsson è il preferito di Inzaghi

Marco Macca Redattore 
Albert Gudmundsson continua a essere il primo nome sulla lista dell'Inter per rinforzare l'attacco a disposizione di Simone Inzaghi

Albert Gudmundsson continua a essere il primo nome sulla lista dell'Inter per rinforzare l'attacco a disposizione di Simone Inzaghi in vista della prossima stagione. Il perché lo spiega la Gazzetta dello Sport: Gudmundsson, 14 reti in 33 presenze in Serie A con il Genoa, ha caratteristiche ideali per completare il reparto offensivo nerazzurro. Un 'Sanchez con 9 anni in meno' in grado di dare nuove soluzioni allo stesso Inzaghi. Scrive la rosea:

"Albert Gudmundsson ha le caratteristiche tecniche che servono a Simone Inzaghi per completare l'attacco dell'Inter: passaggi chiave, velocità, dribbling, rapidità di pensiero e incisività sotto porta. Le statistiche della Serie A non lasciano dubbi sulle qualità del numero 11 che da tempo è nel mirino dei nerazzurri.  Con lui in rosa al posto di Arnautovic, il tecnico di Piacenza avrebbe un reparto più omogeneo perché Albert in campo "si sposerebbe" bene con Lautaro, Thuram e Taremi".

"Nelle 33 presenze finora collezionate in Serie A (tutte nella formazione iniziale) Gudmundsson ha segnato 14 reti e servito 3 assist. Ci sono però anche altri numeri che impressionano e convincono dell'islandese: dagli 1,2 dribbling riusciti a partita (il 51% di quelli tentati), passando per i 74 passaggi chiave ovvero i passaggi che hanno dato un contributo significativo allo sviluppo dell’azione offensiva (ovvero una verticalizzazione che ha pescato un compagno dietro una linea di avversari, un cambio di gioco che ha liberato un compagno sul lato debole per un'azione pericolosa, un assist per una rete o un passaggio che portano al tiro). In quest'ultima classifica, secondo le statistiche della Lega Serie A, è il migliore".

"Gudmundsson, nella visione di Inzaghi, è un Sanchez con nove anni in meno perché ha la stessa attitudine a provare il dribbling che crei la superiorità numerica, ma lo fa con una velocità assai superiore alla versione attuale del Niño Maravilla. Avere un attaccante che da solo può inventare qualcosa, magari in una serata nella quale il gioco corale funziona di meno, può essere un'arma in più".