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Il tecnico Francesco Guidolin, che allenò a Parma Jonathan Biabiany, assiste felice alla rinascita del giocatore francese: «Quando arrivò era uno dei giovani più promettenti - ricorda il tecnico -. Un ragazzo d’oro, colpiva per l’entusiasmo. Gli piaceva scherzare, ma era molto riservato, forse pure troppo per il mondo del calcio. È un'ala come ce ne sono poche in Italia. Sa fare tre ruoli: l’esterno, la seconda e la prima punta. Poi nessuno lo sa, ma di testa è fortissimo. Ha fatto bene Mancini a dargli una seconda chance, a credere nel recupero: bastava ricordarsi del vero Biabiany per prenderlo».
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