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Getty Images
Arrivato nello scorso mercato per 40 milioni di euro, Hakimi non è ancora riuscito a esprimere tutto il suo potenziale. L’esterno è stato sicuramente un colpo molto importante, in un ruolo fondamentale per il 3-5-2 di Conte. Dopo un’ottima partenza, il marocchino ha dovuto saltare una partita di Champions per la positività al Covid-19 e poi ha alternato qualche alto e basso. Strano vederlo in panchina e la sua non titolarità fissa ha già alimentato le prime polemiche. Tanto che sia Conte che Ranocchia, alla vigilia della sfida col Borussia, hanno dovuto proteggere l’ex Dortmund.
MINUTAGGIO - Che Hakimi nelle ultime uscite non sia stato il giocatore che ci si aspetta è chiaro, ma tutto si può dire meno il fatto che Conte non gli abbia dato fiducia e sicuramente gliene darà ancora. Il marocchino ha collezionato finora 776’ tra campionato e Champions League, il primo tra gli esterni in rosa per minutaggio. In Serie A ha giocato tutte le 9 gare finora disputate dall’Inter, 5 da titolare e 4 da subentrante. In Champions ha saltato solo l’andata a San Siro contro il Gladbach (perché positivo al Covid). I numeri parlano chiaro: Conte punta forte su Hakimi, ma come ha espressamente spiegato ha bisogno di tempo per comprendere i meccanismi voluto dal tecnico. L’anno scorso al Dortmund era un terzino di grande spinta, ora nell’Inter è un esterno tutta fascia, offensivo sì, ma che non può e non deve mai dimenticarsi della fase difensiva. E i compiti tattici richiesti da Conte non sono proprio una passeggiata. A questo aggiungiamo il grande momento di forma che sta attraversando Darmian, giocatore che già conosce il calcio del tecnico nerazzurro.
BILANCIO - Detto dei minuti giocati e delle presenze finora collezionate, i numeri di Hakimi con la maglia nerazzurra non sono per nulla deludenti. Nelle 13 presenze avute finora, l’esterno è andato in gol una volta e ha servito 4 assist preziosi ai suoi compagni. È lui, insieme a Barella, il giocatore nella rosa ad aver mandato più volte in gol i compagni. È vero, da Hakimi ci si aspetta tanto, molto di più di quanto ha fatto finora; ma se questo è quello che riesce a fare ancora in fase di rodaggio, chissà che carta preziosa sarà una volta immagazzinate tutte le richieste di Conte e una volta oliati i meccanismi con tutta la squadra. Il tecnico lo sa, Hakimi può essere un’arma devastante nelle sue mani. Un nuovo caso Eriksen? Impossibile. Hakimi è stato scelto da Conte, è perfetto per l’Inter e ha tutto per diventare una delle colonne della formazione.
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