Se al suo arrivo in nerazzurro la sua prima richiesta fu Romelu Lukaku, al secondo anno sulla panchina dell'Inter Antonio Conte ha fatto un nome ben preciso: Achraf Hakimi. Per l'attaccante belga i tempi furono piuttosto lunghi, per l'esterno, invece, è successo esattamente l'opposto. Con un blitz alla fine di giugno, l'Inter si è assicurata il giocatore. La scintilla sarebbe scoccata la notte di Dortmund-Inter, quando Hakimi fece letteralmente impazzire la difesa nerazzurra: "Il 5 novembre 2019, la scintilla: “Potremo fare un investimento in estate? Ok, andiamo fortissimi su di lui”. Più o meno, fu questo il pensiero di Antonio Conte rivolto alla dirigenza sull’esterno del centrocampo del futuro: già allora, quando lamentava una rosa a suo dire parecchio corta (complici i tanti infortuni), il mister aveva messo nel mirino Achraf Hakimi", sottolinea la Gazzetta dello Sport.
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Inter-Hakimi, quando è scoccata la scintilla e cosa disse Conte alla dirigenza. I tifosi…
È stato il primo giocatore chiesto dal tecnico che è stato accontentato subito
"Sul suo impiego non ci sono dubbi: sulla carta è lui il padrone dell’out di destra. Il sogno realizzato di Conte che già a gennaio provò a migliorare le fasce con gli arrivi di Young e Moses. Il nigeriano non ha pienamente convinto, quindi lì sarebbe servito un investimento super, da 40 milioni di euro (più 5 di bonus). Detto, fatto. E anche in tempi clamorosamente rapidi, a conferma che la trattativa con il Real è iniziata parecchio tempo fa. E “se il buongiorno si vede dal mattino”, i tifosi dell’Inter possono essere ottimisti: la pre-season, seppur breve, ha fornito belle indicazioni. Niente di clamoroso, anche perché saranno il campo – quello vero – e le partite ufficiali a dire chi potrà diventare Achraf. Oggi “solo” un predestinato, ma con la stoffa da top player".
(Gazzetta dello Sport)
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