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Hakimi simbolo dell’Inter: impatto devastante e numeri da record. “Da mesi invia SMS speciali”

Matteo Pifferi

L'esterno marocchino è stato devastante nell'ultimo mese e mezzo

"Antonio Conte il comandante, Romelu Lukaku il trascinatore, ma il simbolo della stagione dell’Inter è probabilmente lui, il razzo della fascia destra, Achraf Hakimi. La squadra, come il marocchino, è partita a mille, è calata e involuta nella prestazioni fra ottobre e novembre ed è tornata a volare nell’ultimo mese del 2020 con sette vittorie consecutive in campionato che hanno portato i nerazzurri al secondo posto, rendendo così meno amara l’eliminazione dalla Champions". Apre così l'articolo di Tuttosport in merito ad Hakimi, il grande colpo di mercato di Marotta e Ausilio che si è rivelato azzeccatissimo.

IMPATTO - L'impatto dell'ex Dortmund è stato fenomenale, salvo poi incontrare un piccolo momento di flessione in concomitanza con lo stop per la falsa positività al Covid-19. "Il suo rendimento è calato, ha commesso errori più o meno importanti, ma soprattutto è sembrato il cugino dell’esterno che aveva incantato con la maglia del Borussia Dortmund. La sosta di novembre, però, lo ha rigenerato e quando è tornato a Milano, complice un atteggiamento tattico differente scelto da Conte rispetto all’inizio della stagione (ritorno al 3-5-2, squadra con baricentro più basso e pressing alto ridotto), ha ricominciato a inviare sms speciali", spiega il quotidiano che cita, a mo' di esempio, il rigore conquistato col Torino, l'assist per il gol di Lukaku al 'Gladbach e la doppietta al Bologna. E, a corredo di un 2020 importante, i due assist contro Spezia e Verona ed è proprio contro i gialloblù che è stato il giocatore che ha percorso più metri in sprint, quasi 1,5 km (1,497 km per l'esattezza).

RECORD - I numeri di Hakimi sono importanti ed evidenziano il valore di uno dei migliori nel suo ruolo: in 19 presenze con l'Inter, è già a quota 4 gol e 4 assist oltre ad un rigore guadagnato. "L’ex Real Madrid è in netta crescita, il fatto che Conte abbia aumentato i metri di campo davanti a lui ne hanno migliorato il rendimento, perché è evidente a tutti quanto Hakimi sia devastante con spazi davanti a sé, mentre c’è stato un momento della stagione in cui veniva spesso servito con la palla fra i piedi, a volte addirittura spalle alla porta", aggiunge Tuttosport che indica come il marocchino possa anche diventare il miglior esterno avuto da Conte in carriera visto che il tecnico ha saputo valorizzare giocatori come Lichtsteiner, Moses e Candreva, quest'ultimo che è risultato il migliore con 7 gol e 9 assist in 40 gare. Hakimi, infortuni permettendo, supererà quota 40 ed è lecito attendersi numeri ancora migliori.