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Il numero uno dell'Inter, Samir Handanovic, ha parlato ai microfoni del Corriere dello Sport. Ecco le sue parole:"E' il mio quinto ritiro con l'Inter? Sto bene. Prima di tutto per me è importante la salute: in questo momento mi alleno bene e mi sento bene di testa".
FUTURO - "Resto all'Inter? Penso di sì, ma il calcio e il mercato sapete come funzionano. Non mi piace fare promesse. Le mie parole dopo Inter-Empoli sul mio futuro? Non volevo allarmare nessuno e non credo di aver detto una cosa fuori luogo. Dipende da come si vuole interpretare. Io sono chiaro, leale e sono fatto di carne e di sangue."
BILANCIO -"Un bilancio delle mie 4 stagioni qui? Non sono andate come mi lo aspettavo e non sono soddisfatto. Se dicessi il contrario, sarei un bugiardo. Ero in una grande squadra come l’Inter, pensavo di vincere, ma non ci sono ancora riuscito. Cosa è mancato l'anno scorso? Una serie di fattori non ci hanno permesso di arrivare dove volevamo: ci sono stati due cambi di proprietà, molti giocatori che sono arrivati e poi sono partiti, una generazione di campioni che ha smesso, allenatori che sono stati sostituiti e altro ancora. Per formare una squadra ci vogliono 2-3 anni di lavoro tutti insieme e quando ci sono tanti cambi, i tempi inevitabilmente si allungano. Io non credo ai miracoli della notte. Sono necessari degli anni per costruire fondamenta vincenti"
SCUDETTO - "Se possiamo competere per lo scudetto? L’Inter deve sempre puntare al massimo, ma poi bisogna vedere come finirà il mercato. Firmerei per il terzo posto? No, non firmo perché nel calcio non si sa mai"
LEADER - "Se sono un leader? Lo dovete dire voi e i tifosi. Non mi piace tanto parlare di me stesso."
(Corriere dello Sport)
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