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Il Corriere dello Sport, ha intervistato il portiere dell'Inter Samir Handanovic. Ecco le sue parole:
"In questo inzio di stagione potevamo fare qualcosa di più. Siamo partiti prima di tutti perchè avevamo i preliminari di Europa League. Eravamo partiti bene poi abbiamo lasciato qualche punto per strada soprattutto in casa. Troppe 5 sconfitte su 18 partite? Si vedrà alla fine, ma magari sarebbe servito qualche pareggio in più. Abbiamo perso gare che potevamo gestire diversamente."
"Gli arbitri ci hanno penalizzato? Non voglio parlare di arbitri perché di solito non lo faccio. E poi qualche episodio arbitrale sfavorevole capita a tutte le squadre nell’arco di una stagione. Noi dobbiamo pensare a migliorare il nostro gioco e a fare più punti. Gli arbitri non devono essere un alibi. La Juve? I bianconeri non sono di un altro pianeta però sono davanti a tutti grazie ai risultati ottenuti e al gioco espresso. Rispetto allo scorso anno quando non perdevano mai, finora sono stati sconfitti due volte, ma hanno comunque un bel vantaggio."
"L'anti -Juve? Juventus a parte, il campionato finora è stato equilibrato. Tutte le inseguitrici possono mettere pressione ai bianconeri che dalla loro hanno il vantaggio di aver iniziato il progetto in anticipo rispetto alle altre e quindi di giocare a memoria. Il campionato però non è finito: siamo a fine dicembre, non a maggio e sono convinto che l’Inter debba lottare per il titolo, poi vedremo che riusciremo a mettere in difficoltà o no la Juve. La sorpresa del campionato? La Fiorentina per il calcio che esprime e per come gestisce le partite. I viola cercano sempre di giocare e non puntano mai al pareggio."
"La Champions? Mi manca molto. Per il momento ho fatto solo i preliminari (con l’Udinese, ndr) e come tutti i calciatori vorrei disputarla. Spero proprio di riuscirci con l’Inter. Il compagno ch emi ha impressionato si più è Samuel perchè da avversario non ti accorgi quanto è forte."
"Cassano? Antonio fa scherzi a tutti e ha portato allegria. E’ vero che siamo un po’ due opposti, io tranquillo, lui un po’ meno, ma uno come Cassano ci serve. I miei primi mesi di Inter? Un giocatore non deve mai essere soddisfatto e deve sempre cercare di dare di più. Personalmente non guardo troppo al mio rendimento, ma alla squadra: se è solida e si prendono pochi gol, per un portiere è il massimo. La mia parata più bella? L’uscita bassa con la quale ho fermato Markovic a San Siro contro il Partizan".
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