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L’edizione odierne della Gazzetta dello Sport apre con un interrogativo nei confronti di Hernanes: “profeta dove sei?” si chiede la “rosea” attraverso le proprie pagine. Il calcio moderno è sottoposto a continui giudizi e così Hernanes è passato rapidamente dal caos di Palermo alla magia contro l’Atalanta. Dopo due panchine consecutive, oggi l’ex biancoceleste potrebbe riavere una maglia da titolare. Dal profeta è lecito attendersi un po’ di più, sarà perché è stato l’acquisto più costoso dell’oculata gestione Thohir. Sarà perché uno specialista dei calci da fermo può risultare determinante in caso di partite “imbottigliate.” Il piazzato contro l’Atalanta non è stato decisivo, ma è servito a donare tranquillità e a rompere un digiuno che in casa nerazzurra durava da 605 giorni: tanto è trascorso dall’ultimo gol nerazzurro su calcio piazzato, lo realizzò Christian Chivu nel 2-2 casalingo contro il Torino. Era il 27 gennaio del 2013.
Resta il fatto che la stagione di Hernanes risulta intermittente, il brasiliano probabilmente sta pagando la preparazione ritardata (causa Mondiali) e la definitiva esplosione offensiva di Kovacic, che lo costringe a una maggiore fase di contenimento. Perché Medel corre per due, ma non per tutti. Ciò che va sottolineato è che Hernanes sta vivendo questo momento con la massima serenità, ne ha parlato lo stesso Ranocchia in conferenza stampa:”non ci sono intoccabili, Hernanes è l’esempio e poi ha reagito alla grande quando serviva” ha aggiunto il capitano. Il profeta è entrato al posto di Guarin e ha dato quadratura al reparto, dopo l’ingresso di M’Vila ha potuto avanzare leggermente il proprio raggio d’azione ed è cresciuto ulteriormente. Oggi contro il cagliari lo rivedremo dall'inizio nel ruolo di mezzala destra. Hernanes ci sei?
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