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Icardi-Inter, guerra di nervi: Mauro ha deciso di restare e ha una convinzione. E Wanda…

Matteo Pifferi

Le ultime vicende su Icardi

Mauro Icardi ha preso una decisione sul suo futuro e l'ha fatto sapere all'Inter: secondo quanto riporta La Gazzetta dello Sport, l'argentino ha confermato la volontà di rimanere in nerazzurro e, per lui, non ci sono più i margini temporali per trattare una sua cessione. "Mauro per motivi familiari non vuole organizzare un trasloco in poche settimane. Tanto da far sapere: almeno un altro anno giocherò in nerazzurro", spiega la Rosea.

LA DECISIONE DI MAURO - L'Inter, però, è stata chiarissima con Icardi, facendogli capire che non rientra nel progetto e che non ci siano i margini per ricucire lo strappo. La deadline fissata da Wanda e Mauro per fine luglio è già stata superata e ora non si sente più la necessità di accettare le proposte di trasferimento. E c'è anche una notizia riguardante Wanda che rischia di condizionare la decisione dell'ex capitano nerazzurro: non ci sarebbero state smentite sul fatto che Wanda sia incinta, un elemento da tenere in considerazione per le scelte sportive del giocatore che è "fortemente convinto di riuscire a far cambiare idea ad Antonio Conte" ma la società è ferma nella sua posizione e, difatti, non lo convocherà per la sfida di domani contro il Tottenham. Icardi "è gratificato dall’interesse della Roma", "non è rimasto insensibile alle avances del Napoli [...] ma niente è più forte della volontà di non stravolgere la sua vita. E, sotto sotto, di sfidare l’Inter sul campo di battaglia".

VIE LEGALI - Non è da escludere, inoltre, che la vicenda possa trasferirsi in aule del Tribunale: si è parlato anche di un'esclusione dalla lista di Campionato e Champions ma l'Inter, anche nell'ultimo incontro con il giocatore ad Appiano, ha deciso di non trattare quel tema. "La sensazione fortissima è che la guerra di nervi tra l’Inter e il suo ex capitano sia arrivata a un punto tale da non prendere in considerazione l’idea di un punto d’incontro. E per punto d’incontro, sia chiaro, non si intende certo il reintegro ma la cessione alla Juventus. A meno che il dio denaro e la voglia di rivincita non passino sopra qualsiasi altro tipo di esigenza".