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Mauro Icardi e l'Italia: un rapporto iniziato nel 2011, quando l'allora 18enne prodotto del vivaio del Barcellona accettò la proposta della Sampdoria, e interrotto meno di due anni fa, con l'approdo al Paris Saint-Germain dopo la fine burrascosa della sua storia con l'Inter. Una storia che potrebbe presto arricchirsi di un nuovo capitolo: l'attaccante argentino, dopo due stagioni sotto la Torre Eiffel fra luci ed ombre, sarebbe diventato l'elemento da sacrificare per garantire le risorse necessarie per prolungare e adeguare i contratti delle due stelle dei parigini, Neymar e Mbappé, e il suo entourage si sarebbe già messo al lavoro per trovare una soluzione. Su di lui c'è da tempo la Juventus, ma non solo: sono diverse le squadre italiane pronte a riportarlo in Serie A. Con l'Inter che, come scrive Tuttosport, fa da spettatore particolarmente interessato.
"Icardi, per uno strano scherzo del destino, può diventare un preziosissimo alleato per Suning che dopo che già la sua cessione al Paris Saint-Germain aveva gonfiato la voce plusvalenze nel bilancio al 30 giugno 2020 grazie a un saldo positivo di 47,1 milioni sui 49,1 incassati. Ora, grazie all'intuizione di Beppe Marotta nella trattativa con Leonardo, l'Inter potrebbe incassare pure il bonus da 15 milioni legato al suo ritorno in Italia: una "tassa" voluta a suo tempo dall'amministratore delegato per scongiurare il gioco delle tavolette sull'asse Parigi-Torino a discapito dell'Inter".
"L'esplosione di Kean, l'intoccabilità di Neymar e Mbappé e le solite lune di Maurito, hanno contribuito a rimettere sul mercato l'argentino e a rendere nuovamente di attualità l'ipotesi di uno scambio con Dybala. Questo, unito ai sondaggi fatti pure da Roma e Napoli e al fatto che Icardi e signora gradirebbero tornare in Italia, ha fatto rifiorire la speranza che la "sovratassa" posta sul cartellino di Maurito possa essere effettivamente riscossa come un importantissimo jolly (visti i tempi) per un'Inter che già dovrà far fronte ai mancati introiti dati dall'uscita prematura dalla Champions. Quindici milioni che sarebbero fondamentali per dare ossigeno alle casse societarie, meglio se il jackpot entrasse prima del 30 giugno per avere effetto pure sul bilancio corrente".
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