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Icardi, nella persona di Wanda Nara non ha voluto neanche prendere in considerazione l'ipotesi Cina. E pazienza se il Tianjin Quanjian di Fabio Cannavaro - alla disperata ricerca di un centravanti (nel mirino restano Kalinic e Belotti) - era pronto a fare ponti d’oro per il capitano dell’Inter. L'abboccamento orchestrato da parte di un mediatore è stato stoppato sul nascere (ANCHE COME RIPORTATO IERI DA FCINTER1908.it) e nessuna proposta è arrivata in società. Anche perché, semmai Icardi avesse voluto approfondire l’argomento, l’altolà sarebbe arrivato da un altro cinese, ovvero Jindong Zhang: la clausola rescissoria valida solo per l’estero da 110 milioni inserita al rinnovo del contratto, è in vigore dal 30 giugno al 15 luglio.
L’Inter spera di non trovarsi mai di fronte a un club disposto a onorarla: in quel caso l’ultima parola spetterebbe proprio a Icardi e, quanto accaduto tra Vardy e Arsenal, insegna come sia fondamentale contrapporre un progetto tecnico convincente a qualsiasi offerta stratosferica. E Suning, in tal senso, è garanzia di affidabilità.
(Tuttosport)
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