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Icardi: “Ripagherò la fiducia dell’Inter in campo. Maradona? Non rispondo a chi…”

Mauro Icardi, che presenterà la sua biografia alla Rizzoli, è stato intervistato ai microfoni di Sky Sport prima dell'evento.

Simona Castellano

Mauro Icardi oggi presenterà la sua biografia - curata dal giornalista Paolo Fontanesi - in centro a Milano, alla libreria Rizzoli.

Il capitano nerazzurro è stato intercettato prima da Sky Sport. Ecco le sue parole:

-"Sempre avanti", perché? Che messaggio arriva da questa biografia? 

Per prima cosa "Sempre avanti" perché sono due parole che mi ha inculcato mio padre da quando ero piccolo. Lui e mia madre hanno fatto sacrifici per la nostra famiglia, lui ha sempre guardato avanti quando le cose non andavano bene, mi è stato vicino quando ho iniziato a giocare a calcio e mi diceva di guardare sempre avanti. Questo titolo è una dedica a lui.

-Anche nella tua carriera si riflette questo motto? 

Sì, si riflette nella carriera e nella vita, ho sempre guardato avanti al di là i quello che dice la gente, vado avanti per la mia strada.

-Andamento altalenante dell'Inter? Perché andate sempre sotto? 

Non c'è un perché, dobbiamo lavorare, andare avanti - come dice il libro -, fare bene per la nostra strada, lavorare in allenamento, fare quello che ci chiede il mister e mettere poi in campo quello che facciamo in settimana. Abbiamo una grandissima squadra, possiamo farlo.

-Partite facili sulla carta al rientro, ma sono quelle che creano più problemi

Abbiamo lavorato bene nella sosta noi ad Appiano, poi si inseriranno i nazionali. Servirà una grande prestazione come contro la Juventus, questo è l'esempio di questa stagione. Non ci sono alibi per non fare così contro tutte.

-Ti senti top player dell'Inter, anche con il nuovo ingaggio? 

No, top player no, io faccio quello che devo fare, fare gol è il mio lavoro, la società mi ha fatto sentire importante, sono il capitano della squadra, sono contento per il rinnovo, ma devo ripagare in campo la fiducia della società e di chi accettato questo nuovo contratto.

-Preclusione nei tuoi confronti da parte dei ct dell'Argentina? 

Penso che quando arriverà il momento, arriverà. Mi fa piacere essere considerato da tutti un giocatore da nazionale, l'Argentina ha dei giocatori strepitosi, i migliori attaccanti al mondo. Mi fa piacere essere buttato in mezzo a tutti questi giocatore, l'allenatore però decide chi deve andare, quando mi toccherà ci andrò.

-Rispondere a Maradona? 

Non so cos'abbia detto, mi stavo allenando, sono venuto direttamente qui, non posso rispondere a chi è fuori dal calcio, è stato un grandissimo calciatore, ma fuori dal calcio non commento, in campo uno dei migliori. Non rispondo niente. (Gli fanno ascoltare le parole di Maradona, ndr) Posso rispondere? Non le avevo sentite, penso che a una partita della Pace, fare una figuraccia come l'anno scorso in quell'intervista, non c'entra niente... sono parole di cattivo gusto, non c'entrano niente con la pace, è già successo l'anno scorso. Ma io oltre al calcio non rispondo a una persona che non è d'esempio per nessuno.

-Momento più emozionante nel libro? 

Tutti i capitoli scritti, sono la storia della mia vita, raccontano la persona che sono oggi e che è presente qui.

(Fonte: Sky Sport)

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