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Icardi: “Mai pensato di andare via. Gol? E’ quello che devo fare. E farlo alla Juve…”

A 24 ore dall'impresa dei suoi contro la Juventus, Maurito Icardi si è concesso in un'intervista a Premium Sport

Dario Di Noi

A 24 ore dalla grande impresa che ha visto l'Inter battere la Juventus in casa dopo 6 anni, Mauro Icardi si è concesso in un'intervista a Premium Sport. Il capitano nerazzurro, vero leader, trascinatore e crack della rosa interista, ha risposto così alle domande di Premium: "Io trascinatore? No, non penso, non so se trascinatore sia la parola giusta. Penso che abbiamo fatto tutti una grande partita, una grandissima partita. Abbiamo pressato molto bene, siamo sempre stati nella meta campo della Juventus e questo alla fine ha pagato. E’ stato merito del grande spirito della squadra. Io uno dei più grandi attaccanti in circolazione, visto tutti i gol che faccio alla Juventus? No no, l’etichetta la dovete dare voi (ride). Io sono uno che deve fare gol, sono l’attaccante dell’Inter, nel calcio gli attaccanti devono fare gol. Se non fai gol, non servi per giocare a calcio. Questo è il mio dovere e devo continuare a farlo. Poi sì, contro la Juventus è sempre bello (ride). Non è la stessa cosa segnare alla Juve con la maglia della Sampdoria, farlo con quella dell’Inter è un’altra cosa. Segnare in un derby d’Italia è molto importante per me ed è una bella soddisfazione. Migliore partita da quando sono all'Inter? Bello giocare una partita del genere, siamo stati tutti incredibili. Da quando sono qua, e sono al quarto anno, le uniche partite che ho visto giocare a questi livelli sono state quelle contro la Juventus, 3-0 l’anno scorso in Coppa Italia, e quella contro il Napoli, che abbiamo battuto 2-0 qui a San Siro. Questa è la terza prestazione del genere da quando sono qui. Se è cambiato il modo per giocare? Le cose che hanno detto, che non partecipo alla manovra e che gioco per me stesso non le ho mai capite. Sono un attaccante che deve finalizzare le giocate della squadra, poi quando ho la possibilità cerco sempre di servire i compagni meglio piazzati e l’ho dimostrato due anni fa quando ero in lotta per vincere la classifica marcatori e ho fatto l’assist per far segnare Palacio che era davanti alla porta. Sono sempre stato generoso con i miei compagni, poi in area di rigore è normale che guardo la porta. Se in estate ho pensato di andare via? La società in estate ha fatto grandissimi investimenti portando giocatori di qualità e questo è un vantaggio anche per me. Io voglio vincere con questa maglia, voglio restare qua, mi trovo bene in città e non ho mai pensato di lasciare questa squadra. Mia moglie ha scritto che sono il miglior 9 del mondo? L’ha scritto perché è mia moglie, ma mi manca tanto per essere il migliore al mondo. Ci sono tanti attaccanti migliori che fanno cose strepitose. Con quale attaccante vorrei giocare in Nazionale? La Nazionale argentina ha l’attacco più forte che c’è in circolazione. Se il ct mi convocasse sarei contento e imparerei tante cose dai molti campioni che ci sono lì. Certo, giocare con Messi, che è il miglior giocatore al mondo, sarebbe bellissimo. Futuro da allenatore? No, non è una cosa che ho in mente, non mi piace fare l’allenatore".

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