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"Con l’arrivo di Marotta è successo un po’ di tutto, dalla questione Nainggolan e gli audio trafugati, gli spinosi ritocchi di Icardi e Skriniar al reiterato battage mediatico con Wanda Nara, passando per la chiusura di San Siro dopo i fatti di Inter-Napoli dentro e fuori dallo stadio. Insomma se il neo dirigente nerazzurro non lo avesse ancora capito, qui a Milano di cose da fare ce ne sono abbastanza.
"Partiamo dalle frivolezze o se il termine non vi aggrada, fate voi.
"Questione Icardi
"Evidentemente i moniti di Ausilio e Marotta sono stati bellamente ignorati dall’agente del Capitano nerazzurro. Se da un lato il Diesse nerazzurro era stato caustico nella risposta, più politico e distensivo era stato il neo AD in pectore, che aveva invitato in maniera più elegante la signora Wanda a portare avanti la trattativa nelle sedi opportune, lontano dai riflettori dei salotti televisivi e mediatici. Il messaggio è stato ignorato altrimenti non si spiegherebbero le ultime dichiarazioni rilasciate proprio dalla moglie dell’attaccante nerazzurro ad AS.
"Che abbia il diritto di pretendere un ingaggio migliore per Icardi ne ha diritto, ma del resto anche all’Inter sanno perfettamente che il suo ingaggio non rispecchia gli standard di un attaccante del suo livello e sono pronti ad un adeguamento che non vuol dire piegarsi alle richieste. Se si vuole davvero proseguire insieme bisognerà trovare un punto d’incontro, altrimenti in corso Vittorio Emanuele si attenderà l’offerta ci qualsivoglia club disposto a mettere sul piatto i soldi della clausola: 110 milioni di euro pagati in un’unica soluzione nei primi quindici giorni di luglio. Che siano pochi o troppi è argomento di discussione, è indiscutibile che ad oggi non sia mai arrivata un’offerta congrua se non quella della Juventus che avrebbe messo sul piatto Higuain più conguaglio in denaro.
"Altro aspetto da non sottovalutare: dal 1 gennaio 2019 i club devono rispettare le nuove norme entrate in vigore e quindi devono interfacciarsi solo ed esclusivamente con gli agenti rappresentanti regolarmente iscritti all’albo. O la Signora Wanda Nara si allinea alle nuove linee guida o dovrà affidarsi a professionisti qualificati che agiscano in nome e per conto. Ma in tutto questo Mauro che dice? Perché è un vero peccato che tutto si riduca ad una mera questione economica data in pasto ai social e media. Club e giocatore ed entourage meriterebbero ben altri palcoscenici. Difficile che il club voglia fare uno sgarbo al proprio giocatore di punta ma contestualmente non può farsi prendere per il bavero anche per non creare un precedente nei confronti della squadra, perché prima di tutto viene il club.
"Del resto basta andare a spulciare il monte ingaggi della rosa nerazzurra. In cima alla lista ci sono Icardi e Nainggolan con 4.5 mln, poi Perisic 4 mln, De Vrij 3.8mln e via discorrendo arrivando a Brozovic che guadagna 2.5 mln. Difficile che si possa arrivare a dare a Icardi 10 milioni.
"Permettetemi un’ultima postilla sul ritardo post vacanza: al di là del volo cancellato e quindi un ritardo dovuto a forze maggiori, avrebbero potuto scegliere un volo antecedente proprio per evitare possibili inconvenienti non dipendenti dalla loro volontà ma che possono capitare. Non è successo nulla di grave ed infatti la multa rientra nell’ordine di quel regolamento interno su cui c’è ben poco da discutere, ma anche in virtù di ciò forse anzi sicuramente si poteva evitare tutto questo caos mediatico scatenato dalle ultime esternazioni ad AS.
"Capitolo Skriniar-Godin
"In Corso Vittorio Emanuele non c’è l’intenzione di privarsi del giovane difensore e Godin arriverà ( nel momento in cui ci saranno le firme ) al posto di Miranda. Nessun allarme, nessuna paura di perdere il giocane difensore slovacco che non chiede cifre mostruose ed ha il contratto in scadenza nel 2022, quindi non l’anno prossimo. Non si capisce perché l’Inter debba essere il Supermercato di qualcuno. Non ci sono svendite o saldi e tantomeno allarmismi. Anche per lui ci sono in corso delle trattative per migliorarne la condizione economica ma da qui a dire che Godin sia il suo sostituto ce ne corre.
" Inter-Napoli
"Pur rispettando il pensiero di tutti, non ho condiviso nulla rispetto ai concetti che ho letto in queste settimane.
"Siamo tutti Koulibaly
"L’opinione pubblica si è unita come non mai contro i famosi cori razzisti, salvo poi dileguarsi in occasione di quelli a Meitè. Serve una logica univoca nel metro di utilizzo altrimenti saremo sempre qui a discuterne. Avrei apprezzato che lo stesso ardore fosse stato utilizzato quando in Italia si cantavano i cori contro Eto’o e le famose rose vendute nel metrò, ma da molti quella veniva definita ‘goliardia’.
"Che il razzismo sia un fenomeno da combattere è talmente lapalissiano che credo sia pleonastico doverlo specificare e ribadire, tuttavia mi chiedo se i cori contro Koulibaly fossero davvero a sfondo razzista e la risposta è no. Perché se così fosse immagino che dovessero essere fatti anche nei confronti di Asamoah e Keita e non basta la maglia che indossano a proteggerli perché razzismo in base al vestito non l’ho mai visto. Tuttavia è evidente che non vadano fatti ma a questo punto che venga istituita una regola uniforme e che valga da qui in avanti per tutti, perché altrimenti si perde il senso.
"Incidenti Inter-Napoli
"Perché essendo una gara a rischio non è stato posto il divieto di trasferta ai tifosi partenopei?
"Perché si è giocata in posticipo serale?
"Perché i mini autobus dei supporters del Napoli sono arrivati in Via Novara senza scorta e senza essere stati perquisiti?
"Perché un anno fa i tifosi dell’Inter furono oggetto di un agguato all’interno del San Paolo e una volta dentro lo Stadio presi di mira con lanci di bombe carta e sacchi di urine?
"Perché dopo questo precedente non sono state aumentate le misure di sicurezza?
"Andare allo stadio dev’essere un momento di festa, gioia ed emozione e non per guerriglie urbane o imboscate. Ma deve valere sempre e per tutti: solamente così si tornerà ad avere un senso comune di giustizia e legalità. Allontanando il più possibile quell’ insensato sentimento di inutile intervento all’italiana dove si interviene più per la mediaticità dell’evento che per porre un argine con contorni ben definiti ed delineati
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