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Il calcio vuole ripartire. Malgrado non ci sia unanimità su questo tema, con diversi presidenti contrari (Cairo e Cellino gli ultimi a parlare pubblicamente), la Serie A è pronta a tornare in campo.
Come conferma Repubblica, "la Serie A aspetta il protocollo medico e ha già convocato proprio per mercoledì un consiglio – quindi a organico ridotto ai coli consiglieri – utile a discutere le linee guida sulla salute che proporrà la Federcalcio. Non è escluso che possano essere anche inasprite dai club, che ovviamente vogliono evitare un nuovo lockdown del campionato. Il tema centrale per la Serie A però è un altro: come – e dove – giocare una volta che si ripartirà?"
"Tantissime società stanno esprimendo preoccupazione di fronte alla prospettiva di andare a giocare in Lombardia e in particolare a Bergamo. E’ allora allo studio un campionato concentrato sotto il Rubicone: nessuna partita ma anche nessuna squadra ad allenarsi al nord, con 14 squadre costrette a vivere, allenarsi e giocare sempre lontano da casa. Sono in corso studi per cercare la soluzione migliore, magari anche soltanto temporanea, finché insomma le zone non saranno a rischio. C’è poi anche l’ipotesi peggiore: che a giocare non si torni. E per cui almeno 4 club fanno un tifo serrato", evidenzia ancora Repubblica.
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