- Squadra
- Calciomercato
- Coppa Italia
- Video
- Social
- Redazione
copertina
Alla finale di Champions League contro l'Inter mancano 15 giorni, ma il Bayern già alza la voce. Uli Hoeness, ex stella ed attuale presidente del Consiglio di sorveglianza del Bayern Monaco, ha attaccato frontalmente l'Uefa, accusandola di subire troppo l'influenza italiana, dopo la conferma della squalifica a carico di Franck Ribery, espulso dal'arbitro Roberto Rosetti durante la semifinale d'andata contro il Lione. Hoeness ha anche aggiunto che ci sono troppi italiani nei ruoli chiave della Uefa.
«Nell'Uefa ci sono troppi italiani che hanno degli interessi. L'arbitro (Rosetti, appunto) che ha espulso Ribery era italiano così come molte altre persone che svolgono ruoli importanti all'interno della stessa, mentre c'è un solo tedesco», si è lamentato Hoeness, secondo quanto riferisce l'agenzia tedesca Sid. «In una situazione del genere, abbiamo scarso sostegno morale», ha aggiunto il dirigente. Mercoledì la Commissione d'appello dell'Uefa ha confermato lo stop di tre turni per l'attaccante della nazionale francese e del Bayern, reo di una brutta entrata sul giocatore del Lione Lisandro. Il Bayern ha deciso di presentare ulteriore appello al Tribunale arbitrale dello sport (Tas) per ottenere uno sconto della sanzione. Ed in quella sede, è la valutazione di Hoeness, «credo che abbiamo buone possibilità».
© RIPRODUZIONE RISERVATA