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Il sogno di Perisic fa ‘scandalo’, la volontà dell’Inter no? Marotta può farli convergere

fcinter 1908

Il calciatore croato è finito nel mirino della critica per aver espresso un suo desiderio

Nell’era in cui si bada più alla forma che alla sostanza, le frasi di Ivan Perisic rimbombano come fossero qualcosa di inaccettabile, un sopruso alla bandiera. Viviamo questi tempi, quelli in cui ci piace ascoltare solo ciò che vogliamo sentirci dire. E chi se ne frega se il tuo sogno non corrisponde al mio, a quel punto sono libero di giudicarti e insultarti. Il calciatore croato ha parlato onestamente, quando corre praticamente l’anno 2019, visto che è alle porte, e il ritratto di calciatore simbolo è sepolto ormai da tempo. Ma attenzione, Perisic non ha detto che all’Inter sta male, né che vorrebbe andarsene domani. Si è limitato ad ammettere un'ambizione: quella di riuscire a misurarsi nei migliori campionati, Premier inclusa.

NIENTE DI NUOVO - Uno scandalo: “Ma cosa fa questo, dice che vuole andarsene e lo fa proprio adesso, dopo aver perso contro il Tottenham e poco prima di una sfida importante come quella di Roma? Ma si sa, nel giudizio affrettato si nasconde l’insidia della superficialità, che non possiede memoria. Perché basterebbe tirare indietro il nastro per accorgersi che Perisic aveva espresso già altre volte il medesimo desiderio. Anzi, a dirla tutta l’Inter lo avrebbe già venduto da un pezzo se la scorsa estate l’offerta dello United avesse valicato il muro del ridicolo per attestarsi su cifre accettabili.

PAGARE MONETA, VEDERE CAMMELLO - Eventualità che potrebbe ripetersi più avanti, probabilmente già la prossima estate, quando i piani di sviluppo della società nerazzurra apriranno a cambiamenti strutturali. Anche in virtù di quelle che saranno le idee di Beppe Marotta, nuovo amministratore delegato del club nerazzurro. Perisic è stato, è e sarà un calciatore vendibile, attaccante dalle indiscutibili quanto discontinue qualità. Ma come dice Lotito, “Pagare moneta, vedere cammello”. Ma queste sono ovvietà che non fanno discutere e che non creano scandalo.