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Getty Images
Niente vittoria per l'Inter nemmeno ieri in casa della Salernitana. La partita sembrava essere in controllo, la squadra di Inzaghi si è divorata le solite occasioni e poi è stata punita da un tiro cross di Candreva. L'ennesima beffa arrivata, però, a causa dei soliti problemi.
"E finisce sempre così con l’Inter. Finisce che non c’è mai una gioia dopo l’altra, non c’è mai una certezza che si allunghi oltre la mezza settimana. L’Inter è una macchina che non funziona più. Che ha perso la confidenza con la vittoria. Ha perso l’abitudine a volerla, la vittoria. E ogni volta che pensi di aver toccato il fondo, ecco lì scavare un altro po’. Una vittoria nelle ultime sei partite è un bottino che neppure nei peggiori incubi sarebbe venuto fuori. La società è profondamente delusa, quasi sconsolata, oltre che preoccupata per una qualificazione Champions che si è complicata maledettamente. E questi sentimenti chiamano in causa tutte le componenti. Non solo l’allenatore, ma anche la squadra", analizza La Gazzetta dello Sport.
"Cambiare la guida tecnica? La società non è convinta che sia la soluzione di tutti i mali, nell’immediato. Il che non significa che la posizione di Inzaghi non sia sotto osservazione. Qui non si parla di futuro, benintesi, quello è già segnato. E la ricerca del sostituto è già iniziata da settimane. Qui si ragiona di partita in partita. La trasferta di Lisbona di martedì non sembra essere decisiva per la panchina. A meno, però, che la squadra non crolli, dal punto di vista della prestazione e soprattutto del risultato: in quel caso, niente può essere escluso. Ma sarà ad ogni modo importante per il tecnico uscire bene da Lisbona. Non tanto e non solo per il discorso qualificazione all’Europa dei grandi, ma soprattutto per aggiungere un po’ di fiducia nel serbatoio di giocatori che l’hanno smarrita, che non ci credono e, se ci credono, lo fanno a modo loro. In soldoni: la cosiddetta “scossa” dell’esonero del tecnico sarebbe davvero la ricetta giusta per dare una sterzata in extremis a questa stagione? In società il dibattito ha portato per il momento più a un no che a un sì", aggiunge il quotidiano.
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