È talmente diversa dallo scorso anno che ne sembrano passati molti di più. Palleggio decisamente più rapido, quasi mai in orizzontale; continuo ripiego in avanti, alla ricerca del recupero palla nella metà campo avversaria. L’Inter, ieri sera come in tutto l’arco della stagione, prova a rimanere più compatta possibile e a sfruttare anche la minima disattenzione degli avversari con un rapidissimo attacco degli spazi. Sorretta da una fase difensiva che in generale rasenta la perfezione, affida l’affondo ai gemelli del gol lì davanti. La squadra ha le idee assolutamente chiare e sa come affrontare qualsiasi situazione. Sembrano passati anni, dicevamo, ma in realtà solo pochi mesi la separano dalla scorsa tribolata stagione. Nonostante talvolta si ritrovi negli effettivi molto simile a prima, risulta decisamente chiaro il marchio a fuoco di Antonio Conte.
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L’inganno dell’Inter che viaggia nel tempo: Napoli travolto a sua insaputa
L'analisi di Fcinter1908.it dopo Napoli-Inter di ieri sera
A SPASSO NEL TEMPO – Trasmettendo concetti chiari, Conteha favorito l’attuazione – ormai maniacale – di un credo tattico nel quale si rispecchia in pieno e che lo ha portato a vincere praticamente ovunque. Va anche sottolineata, però, l’attenzione che fin dai primi giorni di ritiro a Lugano è stata destinata ai colloqui con la squadra e con i singoli calciatori. Da psicologo e mental coach, ha dato nuova linfa a coloro che rischiavano di intorpidirsi ulteriormente e consegnato ai più giovani le armi per destreggiarsi al meglio nel calcio dei grandi. Esposito e Bastoni (futuro, ma soprattutto presente per il tecnico) sembra siano in prima squadra da tempo immemore per il carattere e l’autorevolezza nelle giocate. Prendono in giro la carta d’identità. Così come ad esempio fa anche Borja Valero, che – tirato a lucido – vive una seconda giovinezza da Benjamin Button nerazzurro.
L’INGANNO È SERVITO – Grazie a questa serie di elementi, l’Inter ha affrontato un girone d’andata (manca soltanto la gara con l’Atalanta) a ritmi impressionanti. Corre più degli altri e lo fa decisamente meglio. Non si snatura e, consapevole delle proprie caratteristiche, insegue le vittorie con un’identità chiara. Piuttosto normale lasciare, almeno in alcuni frangenti, libertà di fraseggio ad avversarie come il Napoli, imbottite di palleggiatori, senza perdere troppo campo e approfittandone per colpire al primo errore. Chi crede di dominare questa squadra è fuori strada. I nerazzurri reggono pressoché qualsiasi urto senza traumi particolari. Il cinismo inseguito ad inizio stagione completa il l’opera: è arma che permette di azzannare alla giugulare chiunque provi a sottrarle punti.
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