"Suning non si farà intimorire da una mancata qualificazione in Champions League dei nerazzurri. Lo scrive il Corriere della Sera, che mette a nudo i piani del gruppo cinese per il futuro dell'Inter. Piani ambiziosi, nonostante la stagione venga definita "fallimentare". "Svanita la grande illusione, restano le grandi macerie. Persa la Champions League dopo la sconfitta contro la Sampdoria, l’Inter certifica un’altra stagione fallimentare. Fuori dalla lotta scudetto già a ottobre, costretta a cambiare allenatore a novembre, eliminata dall’Europa League a dicembre e uscita dalla Coppa Italia a gennaio, l’Inter può adesso solo sperare di lottare per un posto nella prossima Europa League. Troppo poco per chi ha investito 130 milioni sul mercato e si ritrova con appena un punto di vantaggio sul Milan che ne ha spesi 15." Gli errori? Il Corsera ne individua uno, in particolare: il peccato originale. Bisogna risalire all'estate e alla decisione di cambiare Roberto Mancini, affidando la panchina nerazzurra a Frank de Boer. Pioli ha dovuto essenzialmente rimediare (ed è per ora riuscito solo in parte) a questo errore: "Difficile basti per guadagnarsi la conferma, Suning ha altri piani. Il patron Jindong Zhang la scorsa estate ha lasciato fare, i risultati dicono che la sua fiducia è stata mal riposta, tradita da errori di mercato e di gestione. Suning vuole cambiare e l’inizio in salita non scoraggia la proprietà cinese, disposta a investire altri 150-200 milioni per rinforzare la squadra e portare almeno un top player: c’è un interesse serio per Verratti."
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Inter, addio alla CL? Suning non si scoraggia: ecco i piani e 200 milioni. Il top player..
Il quotidiano milanese mette a nudo i piani di Suning per l'Inter: tecnico, investimenti per 150/200 milioni e un top player
La panchina sarà un elemento chiave: "Nulla però si può muovere, almeno finché non verrà deciso il nuovo allenatore. La corte a Conte è spietata, ma non è facile per l’ex c.t. lasciare il Chelsea. Se non si libererà bisognerà ragionare su altro. Si rischia la rivoluzione sulle panchine di mezza Europa, un domino che può toccare anche gli allenatori italiani Allegri e Spalletti, entrambi strizzano l’occhio alla panchina nerazzurra. Suning, che ha commissionato uno studio analitico a tutto campo per rimodellare il club in ogni sua parte, ha già dimostrato di saper prendere decisioni dolorose, come conferma il divorzio dall’ad Bolingbroke. A giorni dovrebbe arrivare un nuovo amministratore delegato, poi però c’è da capire chi costruirà l’Inter."
Tra i temi di discussione sul tavolo di Suning anche il futuro di Ausilio e Gardini, per i quali si parla di rinnovo da tempo anche se non è ancora arrivato. Il ritorno di Zhang a Milano è previsto per il derby: un'occasione per parlare anche di queste due posizioni. Nel giro di Suning non c'è solo l’agente Kia Joorabchian, con il quale i proprietari dell'Inter vantano un rapporto privilegiato. Ci sono anche "procuratori di alto livello come Mino Raiola e Jorge Mendes che si sono avvicinati al club. Con Conte, Allegri e, perché no, Luis Enrique o altri tecnici di primissima fascia, il ruolo degli agenti sarebbe non più di primo piano. Meno giustificazioni avrebbe pure la dirigenza: troppo facile scaricare le responsabilità sull’allenatore. Non è colpa di Pioli se Joao Mario, Gabigol e Banega sono stati acquisti che non hanno reso. Azzeccato Candreva e ottimo il colpo Gagliardini (indicato proprio da Pioli) che a Crotone non ci sarà perché infortunato e si spera di recuperarlo per il derby. Il tecnico ieri ha parlato a lungo alla squadra: «Il campionato non è finito, ora dimostrate maturità», toni giustamente duri. Una strigliata che dopo un’annata così all’Inter meritano quasi tutti", conclude il Corriere della Sera.
(Corriere della Sera)
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