Di Gennaro 7,5: L'Ajax colpisce due legni e lui sembra assistere più che partecipare. Poi sale in cattedra nel momento decisivo. Para il rigore di Veltman e anche quello di De Bondt. L'arbitra si inventa regole strane ma il risultato non cambia: eroe di giornata.
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Inter-Ajax, le pagelle: Spendlhofer monstre, Longo una furia. Bessa: genio
Di Gennaro 7,5: L’Ajax colpisce due legni e lui sembra assistere più che partecipare. Poi sale in cattedra nel momento decisivo. Para il rigore di Veltman e anche quello di De Bondt. L’arbitra si inventa regole strane ma il risultato...
Pecorini 7: Era stato definito un "Maicon, non per qualità ma per caratteristiche". E in campo tiene fede al soprannome. Sulla sua fascia si alternano Dijkis e Rits. Lui li soffre in avvio, poi diventa un trattore e lascia un solco sul lato sinistro dell'Ajax. Prestazione imponente.
Spendlhofer 8: Mamma mia signori, mamma mia. Tecnica, senso della posizione, dell'anticipo e possenza fisica. Sarà anche Champions giovanile, ma l'austriaco fa paura. Sembra addirittura il più pronto al salto di categoria. Gli attaccanti dell'Ajax sono i più ricercati d'Europa? Oggi non se n'è accorto nessuno.
Kysela 7: Più ruvido di Spendlhofer ma di errori nemmeno l'ombra. Chiude su tutto e su tutti e non lo salti mai.
M'Baye 5,5: Ha tolto il posto ad Alborno, pur non essendo un terzino di ruolo. Stramaccioni ci crede ciecamente e lui ha spesso sorpreso in positivo. Oggi si è trovato ad affrontare un cliente scomodissimo (De Sa) e a volte è sembrato in difficoltà, fino all'ingenuità del rosso, per fortuna senza conseguenze.
Crisetig 7: Segna con freddezza l'ultimo rigore e gioca perennemente a testa alta, dando del tu al pallone. Paolillo ha detto che la società crede fortemente in lui. E fa bene.
Duncan 6: Raramente lo abbiamo visto soffrire fisicamente. Ma oggi il centrocampo dell'Ajax era troppo anche per lui, che sembra un gigante nel campionato primavera italiano. Sale di tono con il passare dei minuti, dopo un inizio complicato. Qualche fallo di troppo ma la presenza si sente, eccome.
Romanò 6,5: Lavoro spesso oscuro, spesso senza palla. Lo hanno paragonato a Lampard per i tempi di inserimento (proprio senza palla): oggi la sua occasione l'ha avuta ma Van der Hart ha saputo strozzargli in gola l'urlo del gol. Però i duetti con Pecorini sulla destra sono un bel vedere.
Bessa 8: Il no-look con cui manda in porta Longo è da fantascienza. I piedi sono brasiliani, la grinta e la tenacia sono tutte italiane. Se crescendo non perde nessuna di queste caratteristiche, questo diventa un top-player.
Longo 8: Una furia. Tiene in apprensione tutta la difesa dell'Ajax con movimenti continui, dribbling, sfondamenti e assist per i compagni. Non sta fermo un attimo, segna, gioca per i compagni, si sacrifica: Ha fame di grande calcio e si vede.
Livaja 6: Ha una tecnica forse inferiore solo a quella di Bessa, forse. Però quanto si piace: deve essere più cattivo, più determinato e determinante.
Alborno 6: Entra quando l'Inter è sotto assedio, ma ha il merito di segnare uno dei cinque rigori decisivi.
Stramaccioni 10: Predestinato. Già a Roma ha fatto un lavoro straordinario, ora sta portando la sua idea di calcio all'Inter con risultati eccelsi. Dopo Pea, l'ennesima grande intuizione della società, a livello giovanile.
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