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Inter, all in su Lukaku, ma i tempi si allungano: destino incrociato con Icardi, il piano

L'attaccante belga è la prima scelta di Antonio Conte

Fabio Alampi

L'Inter punta con decisione su Romelu Lukaku: l'attaccante belga è la prima scelta di Antonio Conte per il reparto offensivo, ma farlo arrivare in Italia per l'inizio del ritiro estivo non sarà facile. In attesa di trovare l'accordo con il Manchester United, i nerazzurri devono prima risolvere la questione Icardi, che rischia di condizionare il resto del mercato interista. Così scrive Tuttosport: "Il destino di Romelu Lukaku si lega indissolubilmente a quello di Mauro Icardi. Questo perché l'Inter - avendo in pugno il centravanti belga - vuole prima vendere l'argentino, per riuscire a finanziare l'operazione più onerosa dell'estate. La clausola da 110 milioni sarà in vigore fino al 15 luglio: impensabile farci affidamento. Però Suning confida ugualmente di poter incamerare i 70 milioni messi sul piatto per Lukaku nonostante, al momento, Icardi sia salito sull'Aventino puntando a presentarsi in ritiro per provare a convincere Antonio Conte. In settimana Beppe Marotta ribadirà la linea della società a Wanda Nara: l'argentino non farà parte del progetto, una scelta presa di comune accordo con l'allenatore. Possibile, a quel punto, che Wanda possa cercare asilo in Italia (la Juve resta al centro dei suoi pensieri) e l'Inter non metterà paletti, considerato che l'obiettivo principale, come spiegato, è bilanciare l'esborso per l'acquisto di Lukaku con la cessione del nove nerazzurro".

I TEMPI SI ALLUNGANO - "E pazienza se questo probabilmente impedirà a Conte di avere il belga a disposizione nei primi giorni di ritiro. Ieri il tesseramento di Valentino Lazaro (in sede c'era pure Steven Zhang) è stata l'occasione per fare nuovamente il punto con Federico Pastorello, l'intermediario che sta tessendo i fili della trattativa con il Manchester United. Sul fronte Red Devils è arrivata un'altra ottima notizia, ovvero il rinnovo a cifre da top player di Marcus Rashford, il che - unito all'interessamento del club per Pierre-Emerick Aubameyang - rende ancor più improcrastinabile la necessità di cedere i due attaccanti in esubero, ovvero Lukaku e Alexis Sanchez. Altra dead-line molto importante a fare da cornice ai discorsi tra i due club la partenza per l'Australia dello United, fissata per il 13 luglio: il belga, che ieri ha iniziato gli allenamenti con anticipo rispetto a quanto previsto, non intende partire per la tournée. La prima offerta dell'Inter è già stata recapitata e tiene conto del fatto che Lukaku sia a bilancio per 60 milioni: Suning ha messo sul piatto un prestito oneroso ma biennale da 10 milioni più un riscatto obbligatorio per altri 60. Un pacchetto da 70 milioni, con però pagamento dilazionato al 2021".

ACCORDO CON LUKAKU - "Il Manchester non avrebbe problemi ad aprire al prestito oneroso con obbligo, ma ha chiesto di rimodulare l'offerta: anche per questo diventa fondamentale cedere Icardi. Lukaku, dal canto suo, ha da tempo trovato un accordo per un quadriennale a 8 milioni a stagione che ne farebbe il giocatore più pagato in rosa ma pure un'icona in grado di calamitare l'interesse di molti tifosi asiatici che, per tradizione, si legano più ai calciatori rispetto ai club per cui giocano. Per completare il cerchio, servirà consegnare a Lukaku la maglia numero 9 che (al momento) appartiene ancora a Icardi. L'Inter non potrà impedirgli di presentarsi al raduno e quindi in ritiro, ma, come sottolineato, il progetto di provare a conquistare il nuovo allenatore in allenamento verrà stoppato sul nascere dalla società. Sarà la sua cessione a finanziare l'operazione Lukaku. Anche al costo di far digerire ai tifosi l'idea di vedere l'attaccante che ha segnato 124 gol nell'Inter di bianconero vestito".

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