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Ed è proprio l'ultimo calciatore nominato la grandissima delusione di questa partita: Marko Arnautovic, che sembrava aver dato buoni segnali contro Lecce e Genoa, è stato protagonista di 25 minuti davvero pessimi contro il Verona. Partendo dalla palla persa sul pareggio dei veneti, passando per diversi falli inutili per arrivare fino alla palla tolta dalla porta degli avversari e il clamoroso colpo di testa mancato sulla linea di porta. Il suo ingresso doveva ridare fiato all'attacco e tenere in ghiaccio il pallone per provare a chiudere la partita: è successo invece tutto il contrario. E non può qualche errore o qualche palla persa condizionarlo mentalmente in questo modo da farlo diventare un corpo estraneo al posto in cui si trova. Marko, su la testa: altrimenti così non si va da nessuna parte.
Da ogni partita si impara qualcosa e questa vittoria al fotofinish col Verona sia da monito chiarissimo per l'Inter di Simone Inzaghi: non basta il compitino per arrivare dove si vuole. Perché già nel primo tempo dalla tribuna si aveva il sentore che prima o poi, andando a quel ritmo troppo basso, la difficoltà sarebbe arrivata. E infatti il pareggio della squadra di Baroni ha messo la partita sull'esatto binario in cui non doveva andare. L'Inter dei 48 punti deve cercare di fare sempre l'Inter, anche tra stanchezza e difficoltà: abbassare l'attenzione può essere fatale ed è un errore che, nei limiti del possibile, non si deve commettere.
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