La scelta dell'Inter in questo precampionato è stata chiara fin da subito: nessun'amichevole passerella, solo partite di cartello contro squadre di livello e più avanti nella preparazione. E' chiaro come questo possa rappresentare una sorta di giustificazione, ma non può coprire tutti i punti di domanda che circondano i ragazzi di Simone Inzaghi, che non sono riusciti a vincere nessun impegno amichevole precampionato. Alcuni segnali sono ovviamente positivi, ma il poker subito per mano del Villarreal ha rappresentato un grosso passo indietro ad una settimana dall'inizio del campionato.
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Inter, qualche dubbio di troppo da risolvere. Inzaghi, domanda sorge spontanea
Il primo dubbio riguarda la difesa. Quella che è stata un grande punto di forza degli ultimi anni, è risultata fin troppo fragile in queste ultime uscite: troppi gol subiti e numerose incursioni avversarie a causa del poco equilibrio della squadra. E con gli spagnoli non è bastato il ritorno di Skriniar dal primo minuto per aumentare la sicurezza dietro: Inzaghi ha molto da lavorare sul reparto difensivo se vuole applicare anche quest'anno un pressing molto alto come quello della scorsa stagione. Qualche buon segnale è però arrivato da Stefan De Vrij, che deve tornare ad essere quello vero, e da Danilo D'Ambrosio, fra i migliori di questa pre-season dell'Inter.
La media di gol realizzati dall'Inter in questo precampionato non è sicuramente negativa, ma, esclusa la gara contro il Lione nella quale ha creato molto, la squadra è riuscita poco ad avere il solito predominio del campo e a trovare la via della rete con facilità. Il miglior attacco della scorsa stagione, ora completato con il ritorno di Romelu Lukaku, deve essere sempre pericoloso quando ha la palla, considerando la grande intesa tra il belga e Lautaro, che va sfruttata al meglio: Inzaghi avrà dunque il compito di capire il prima possibile come rendere la squadra pericolosa e famelica in fase offensiva, proprio come lo era lo scorso anno. Con un Lukaku in meno, non va dimenticato.
Chi ha dato risposte positive, invece, è sicuramente Robin Gosens: con il Villarreal il tedesco ha messo in campo una prestazione molto concreta, si è fatto trovare molto di più dai suoi compagni e ha anche realizzato l'assist per il gol di Lukaku. Dimarco, nel secondo tempo, è entrato pimpante come al solito, ma se l'ex Atalanta è questo, sarà un bellissimo testa a testa per il posto da titolare sulla fascia sinistra. Ma con i numerosi impegni c'è solo da guadagnarci. Chi ha mostrato troppa insicurezza è, invece, Samir Handanovic, non irresistibile in occasione del secondo e del terzo gol degli spagnoli. La domanda sorge spontanea: acclarato che il titolare ad inizio stagione sarà lui, perché non concedere nemmeno una frazione di gara ad Onana, reduce da una buonissima partita contro il Lione?
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