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Ospite di SkyTg24, Alessandro Antonello, amministratore delegato corporate dell'Inter, è tornato sul tema stadio dopo l'incontro avvenuto ieri con i cittadini di Milano al Municipio 7. Ecco le sue dichiarazioni:
PERCHE' UN NUOVO STADIO? - "E' uno stadio non solo per Milano ma per un'area che va rigenerata. Lo vogliamo fare insieme al Milan perché da anni gestiamo insieme San Siro e lo vogliamo fare per un nuovo impianto. Per competere ad alto livello in Europa serve un nuovo stadio e servono nuove infrastrutture all'altezza degli altri club europei. Questo stadio servirà ai due club per poter investire e raggiungere nuovi successi sportivi".
RIUNIONE AL MUNICIPIO 7 - "Ieri è stata una riunione molto utile e interessanti, siamo contenti di essere stati chiamati. Nell’ambito di un dialogo civile è stato giusto sentire anche le esigenze dei cittadini. Dagli organi di stampa è emersa una riunione più negativa, ma in realtà avete visto che ci sono anche coloro che sono a favore. Abbiamo iniziato questo percorso di condivisione con le istituzioni, i cittadini e le persone. Già 35mila persone hanno risposto al sondaggio sullo stadio sul sito ed è positivo".
POPULOUS O MANICA/SPORTIUM? - "Diciamo che sono due concept, i progetti non sono ancora finiti. Sono due concept totalmente differenti. Esprimersi adesso è un po’ prematuro, mi piacciono entrambi, diciamo 50 e 50 poi ci sono elementi che andremo a chiarire".
PREZZO BIGLIETTI - "Un dato da sottolineare è la presenza media, lo stadio ad oggi si riempie solo in 3-4 occasioni. Durante il resto dell’anno la presenza media è attorno ai 60mila. Avere uno stadio attorno ai 65mila significa poter rispondere la domanda media delle squadre mentre non significa aumentare i prezzi, ma avere una fascia prezzi diversa per servizi diversi che i club vogliono fornire a tifosi e società. Oggi diciamo che mancano i posti per le aziende corporate. Milano è la capitale economica dell’Italia, ha moltissime aziende che vogliono avere dei posti per creare dei posti di business, noi vogliamo portare la presenza di tali posti attorno alla media europea del 12%, ora siamo al 4%. Nessuno pensa di portare i prezzi che ora sono accessibili a tutti a livelli non normali. Ci sarà il corretto posizionamento prezzo per tutti".
CONCERTI - "Ne abbiamo parlato un po’ poco perché per ora ci siamo concentrati sull’aspetto sportivo. Ma continueremo ad ospitare anche eventi musicali e non solo, anzi speriamo di migliorare l’esperienza".
SOSTA NAZIONALI - "Penso sia un momento in cui la squadra può recuperare energie perché è stato un inizio di campionato molto impegnativo ma con risultati importanti. Però è anche il momento di sedersi un attimo, rivedere le cose, recuperare gli infortunati che ci sono stati e credo che mister Conte abbia tempo ora per pensare alla prossima fase del campionato e anche alla Champions che sicuramente è uno degli obiettivi su cui puntiamo nelle prossime settimane".
RICAVI - "Oggi, per affrontare le sfide del calcio, i grandi club vanno considerati grandi aziende evolute di conseguenza quello che è necessario fare è una corretta pianificazione strategica e quello che dobbiamo tentare di fare è cercare di garantire una crescita organica del club a prescindere dai risultati positivi".
(Fonte: Sky Tg 24)
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