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Sulle tracce del portiere c'era anche il Benfica "che aveva ricevuto un “no” proprio da Mario Celso Petraglia, presidente dell’Athletico Paranaense per Bento. Pure l’Inter aveva fatto più di un pensiero al brasiliano, ma di fronte alla sua incedibilità, aveva fatto pronta retromarcia incassando però il sì del giocatore, un patto che non è stato scalfito negli ultimi mesi come provano".
"Su Bento c’è una clausola valida per l’estero da 60 milioni, ma l’Inter, forte del sì del ragazzo, conta di sborsare 20 milioni per il cartellino. Esborso - anche per evitare il contropiede di qualche concorrente - che può non essere preventivamente finanziato dalle cessioni. Questo per un paio di validi motivi: il primo tecnico, il secondo legato ai tanti giovani che hanno fatto benissimo in prestito nell’ultima stagione. A livello tecnico, nella logica dei co-titolari, in porta manca un alter-ego di Sommer, per quanto riguarda il lato economico della questione, l’Inter - senza considerare Valentin Carboni - come sottolineato, ha una manciata di giovani che possono facilmente trovare asilo finanziando l’operazione in entrata per Bento", aggiunge Tuttosport.
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