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Ats, via libera ai nazionali a una condizione. L’Inter non ci sta: niente partite

Alessandro De Felice

L'Inter è alle prese con il caso nazionali. Ecco la situazione in casa nerazzurro dopo il via libera dell'Ats al viaggio di alcuni calciatori

Una questione di principio, oltre che pratica. L'Inter di Antonio Conte deve fare i conti con il caso nazionali. La Gazzetta dello Sport rivela che l’Ats di Milano, attraverso il Ministero della Salute, ha ricevuto la richiesta di quattro federazioni di far tornare in patria i propri giocatori: la Croazia per Brozovic e Perisic, la Danimarca per Eriksen, il Belgio per Lukaku e la Slovacchia per Skriniar. A queste potrebbe aggiungersi oggi il Marocco di Hakimi, mentre Radu è stato solo pre-convocato dalla Romania.

"L’Ats ha risposto a tutti dando il via libera, perché ha recepito la norma internazionale che vale per tutti i lavoratori, secondo la quale una persona che ha iniziato un periodo di quarantena all’estero ha diritto di rientrare nel proprio paese d’origine per terminare il periodo di isolamento" spiega La Gazzetta dello Sport. Ma l'ok è subordinato all'esito dei tamponi effettuati ieri. Se dovesse esserci anche un solo positivo tra calciatori e staff, il via libera dell'Ats non ci sarebbe.

In ogni caso, l'Ats non modificherà la decisione di giovedì e concede ai nazionali di tornare in patria, a patto di rispettare tre condizioni: trasferimenti con mezzi privati, quarantena obbligatoria fino al 31 marzo come da protocollo e dichiarazione di un indirizzo di residenza dalla quale non spostarsi, se non per effettuare il tragitto da questa fino al campo d’allenamento. Secondo l'Inter, che La Gazzetta dello Sport definisce 'spettatrice', con quelle che sono le disposizioni dell'Ats i nazionali nerazzurri potrebbero solamente allenarsi nei centri sportivi. Ma tutti hanno una gara da disputare all'estero. "Il dubbio è: perché, se l’autorizzazione vale per proseguire la quarantena in patria, i giocatori nerazzurri dovrebbero avere l’ok per volare in un terzo paese? La tesi contraria: una volta che i calciatori sono all’estero, sarebbero soggetti alle normative in tema di Covid del loro paese, dunque le indicazioni dell’Ats di Milano perderebbero valore".

Per quanto riguarda i nazionali italiani, la Figc ha deciso che aspetterà l’esito dei tamponi di oggi per trovare una via d’uscita con l’Inter. Bastoni, Barella e Sensi al momento restano bloccati ad Appiano.