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"L’ha detto lui, sul campo da calcio l’armeno è come una regina, perché sa muoversi ovunque. La sua carriera è lì a dimostrarlo: ha giocato da attaccante in passato, in Premier e in Bundesliga, come pure da trequartista in zona centrale dietro una prima punta. Ed è una opzione che in casa Inter tengono in considerazione tutti, dai dirigenti che l’hanno portato a Milano tre stagioni fa fino all’allenatore, che però fin qui l’ha impiegato in quella posizione solo in un paio di spezzoni, nei finali di partita. Ora il discorso può cambiare. Mkhitaryan con Lautaro - o con Thuram - è una via che Inzaghi sta valutando di percorrere con maggiore insistenza. Non necessariamente dal primo minuto, ma anche a partita in corso per far rifiatare uno dei due titolari. Mkhitaryan ha tempi di inserimento, capacità di assist - leggi l’1-0 al Verona -, gol nelle gambe e intelligenza tattica più che sufficiente per coprire al meglio quella posizione. Peraltro, il suo avanzamento sarebbe ben coperto a centrocampo dall’inserimento di Frattesi, che sta dimostrando di avere la fame necessaria per giocare più minuti di quelli nei quali fin qui è stato impiegato".
"Del resto, ricorrere al mercato per la ricerca di un altro attaccante oggi è ipotesi lontana, considerata l’assenza di budget del club. Va fatta di necessità virtù. Peraltro, è stato lo stesso direttore sportivo Piero Ausilio a citare la possibilità dell’armeno come attaccante, nelle scorse settimane. Inzaghi è abituato a trovare soluzioni alternative. Non l’ha fatto mai con il modulo, rimasto sempre il 3-5-2 salvo cambi in corsa tipo quelli contro il Verona. Ma con gli uomini sì, il Calhanoglu regista è l’esempio più lampante. Mkhitaryan in questo senso non sarebbe un’invenzione, ma un ritorno al passato. Peraltro, di un calciatore che dal punto di vista fisico quasi migliora con il passare degli anni, avendo imparato a gestirsi e potendo sfruttare la pause delle nazionali - lui sì - per ricaricare le batterie. L’Inter ha necessità di trovare nuovi gol: se non con nuovi giocatori, quantomeno con vie alternative a quelle battute solitamente. O quelle tentate ripetutamente, leggi Arnautovic e Sanchez. i due non saranno accantonati, è ovvio. Ma per l’Inter c’è anche altro dietro la ThuLa", aggiunge il quotidiano.
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