Lo scorso 22 giugno, Carlo Cottarelli, presidente di InterSpac Srl, ha lanciato l'ambizioso progetto dell'azionariato popolare "per rafforzare l’Inter con capitali forniti da noi tifosi, integrati da risorse di investitori istituzionali, in un quadro economicamente sostenibile. Già avviene in altre società gloriose, come il Bayern di Monaco". Progetto intrigante, ma come sottolinea la Gazzetta dello Sport, è realisticamente improbabile. Cottarelli e altri promotori del progetto, più volte hanno fatto riferimento al modello Bayern Monaco, ma in Germania "la situazione è profondamente diversa", sottolinea la Rosea.
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"Né in Germania né in Spagna gli azionisti tifosi sono entrati in corsa. Sono da sempre in qualche modo partecipi delle decisioni dei club. Qui invece si chiede a vecchi e nuovi cuori nerazzurri di investire in una società che oggi viaggia intorno ai 150 milioni annui di deficit e ha oltre 300 milioni di debiti finanziari. Sarebbe un po’ come buttare i soldi dai finestrini di un’auto in corsa".
"Piuttosto, si potrebbe pensare, seguendo la strada indicata dai club inglesi, a forme di coinvolgimento di rappresentanti della tifoseria, anche vip, nelle decisioni della società, inserendoli negli organismi dirigenti".
(Gazzetta dello Sport)
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