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Inter, Baccin: “Capolavoro Chivu. Tante richieste per i nostri: Casadei e Carboni…”
La Primavera dell'Inter è Campione d'Italia per la decima volta. Un traguardo importantissimo, tagliato prima di tutti, a dimostrazione della bontà del lavoro svolto dal club e dall'attenzione che da anni ormai viene riservata al settore giovanile. Merito di chi, come Dario Baccin, segue i giovani nerazzurri ogni giorno e lavora per consegnare ai tecnici degli organici pieni di talenti da far germogliare. Ne abbiamo parlato proprio con il vice direttore sportivo nerazzurro, al quale abbiamo strappato un commento a caldo dopo la finale vinta con la Roma al Mapei Stadium. Queste le sue considerazioni, raccolte da Fcinter1908.it.
Quanta soddisfazione c’è per questa vittoria arrivata senza i favori del pronostico?
“Siamo molto felici perché questo è un gruppo che ha lavorato tantissimo che come dite partiva senza i favori del pronostico. Una squadra giovane, Abbiamo deciso di non tenere molti 2002, facendo sì che rimanessero con noi solo quelli infortunati o chi aveva necessità particolari, magari un po’ in ritardo con la crescita. Fare un percorso del genere e arrivare in finale contro la Roma, che sicuramente era più quotata e in campionato aveva fatto più punti, e vincerla lottando su ogni pallone con le unghia e con i denti è una bella soddisfazione”.
La partita è terminata con molti 2004 e qualche 2005 in campo, segno che tranquillità anche per la Primavera di domani?
“Sicuramente sì. Come sapete, gli ultimi due anni sono stati difficili a livello finanziario per tutti, non ci sono stati investimenti e abbiamo accelerato la crescita portando in Primavera ragazzi sotto età, qualcuno dall’Under 17 e abbiamo gettato le basi per un futuro prossimo. Per questo la soddisfazione è maggiore. I ragazzi sono stati guidati in maniera impeccabile dall’allenatore, Cristian Chivu, che era alla sua prima esperienza e ha fatto un capolavoro”.
E poi c’è chi è già pronto al salto, come Casadei e Carboni, possono rientrare in qualche trattativa?
“In tanti ci chiedono questi ragazzi perché sono bravi, l’obiettivo sarebbe quello di farli crescere e maturare con un percorso in prestito, poi se ci saranno necessità particolari che al momento non possiamo prevedere, qualcuno potrebbe anche partire. Ma al momento prevediamo un percorso di crescita legato ancora all’Inter”.
Chivu resterà all’Inter per aprire un ciclo?
“Cristian ha dato tanto a questa squadra, in campo e come persona perché è diventato un punto di riferimento per i ragazzi. Ha vinto tantissimo da calciatore, è uno degli eroi del Triplete e quindi la sua voce ha un peso specifico importante. Naturalmente questo scudetto è anche frutto degli anni passati, con allenatori che sono passati prima di Chivu e hanno creato una base di lavoro. Lui ovviamente ha messo tanto di suo ed è stato bravissimo. L’anno prossimo continueremo con Cristian ma questo era deciso già prima della semifinale, il risultato non condiziona la sua permanenza perché siamo sicuri che sia l’allenatore giusto per il gruppo che abbiamo in mente di creare per la prossima stagione”.
Avete conquistato lo scudetto della stella, quanto orgoglio prova?
“È un obiettivo conquistato enorme e per questo facciamo un plauso a tutto il settore giovanile per come sta lavorando”.
State valutando l’opportunità di creare una seconda squadra?
“È un discorso molto ampio, ci abbiamo pensato ma ci sono delle criticità. Vedremo in futuro se cambierà qualcosa e in quel caso può darsi che andremo in quella direzione. Per adesso la nostra situazione ci fa andare avanti così”.
C’è un futuro già delineato per i giovani che quest’anno hanno avuto esperienze in Italia e all’estero, come Pirola e Oristanio?
“Ce ne sono tanti altri che hanno fatto benissimo, fortunatamente quelli che erano fuori hanno fatto tutti benissimo. Sono giocatori che hanno richieste e staremo a vedere, con calma valuteremo. Abbiamo finito adesso tutti gli impegni, questo era l’ultimo ufficiale e presto ci penseremo”.
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