- Squadra
- Calciomercato
- Coppa Italia
- Video
- Social
- Redazione
copertina
Getty Images
Insieme a Lautaro è stato il migliore in campo contro il Real Madrid. Serata da "galattico" per Nicolò Barella, ma non scopriamo certo oggi le qualità del centrocampista nerazzurro. Già la scorsa stagione, dopo un periodo iniziale di adattamento, è diventato presto uno dei pilastri della squadra di Conte. Uomo ovunque che abbina quantità, tanta, a qualità (l'assist di tacco per Lautaro è una gemma).
"Prendere per mano l’Inter sotto 2-0 contro il Real e trascinarla con spirito, volontà e qualità alla rimonta a soli 23 anni è sintomo di una maturità calcistica spiccata e di una leadership fuori dal comune. Tanto da costringere il giocatore simbolo della squadra all’endorsement pubblico. «Nicolò è sempre il nostro uomo in più. È maturato tanto e ci sta dando una grande mano». Le parole di Lukaku sono di qualche mese fa, durante la Final Eight di Europa League. Ma sono più attuali che mai e fotografano il momento: senza Barella è un’Inter senza anima.", è il commento della Gazzetta dello Sport.
"Una sola vittoria da ottobre ad oggi, a Genova, maturata dopo l’ingresso in campo di Nicolò nella ripresa. Perché per un’ora l’Inter aveva trotterellato, poi con Barella in campo ha cominciato a galoppare, a prendere d’assalto l’area di rigore avversaria, a mordere le caviglie degli avversari in ogni zolla del campo. Si chiama esempio e in pochi sono capaci di darlo come Barella. E oggi alla volontà e al dinamismo ha cominciato ad abbinare giocate da fuoriclasse, come il tacco fenomenale al volo con cui ha spalancato a Lautaro la strada del gol".
"Contro il Real Nicolò ha dimostrato di essere ormai un centrocampista totale, capace di fare la differenza nelle due fasi di gioco. Un giocatore completo all’altezza delle giovani grandi star d’Europa come De Jong o Valverde, Goretzka o Rodri. L’Europa è il suo terreno naturale e la Spagna sembra nel suo destino, ma non per questioni di mercato. La scorsa stagione il calcio internazionale si innamorò di Barella nella trasferta a Barcellona, dove per oltre un’ora fece impazzire Busquets, De Jong e Arthur. Un anno dopo, Madrid gli ha dato il certificato di nuovo “galattico”".
(Gazzetta dello Sport)
© RIPRODUZIONE RISERVATA