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Inter, il dejavu fastidioso preso a bastonate: superato il primo tagliando 2022

Daniele Vitiello

L'analisi di Fcinter1908.it sulla gara vinta dai nerazzurri ieri sera al Meazza contro la Lazio

La congiunzione astrale particolarmente sfavorevole della gara d'andata era ancora ricordo vivido nell'ambiente intero. All'ottavo turno l'Inter si era arresa in casa della Lazio con l'impotenza di chi avverte di essere inciampato in una giornata no. La dea bendata aveva voltato le spalle ai nerazzurri, che - ad onor del vero - ci misero del loro per gettare alle ortiche una gara dominata in lungo e in largo per più di un'ora. Ma alcuni meccanismi andavano ancora oleati e il feeling con l'allenatore affinato con il lavoro certosino che ha portato ai fantastici risultati di questo periodo.

Per questo, la vittoria di ieri ha il sapore della vendetta servita fredda da Inzaghi sul piatto della sua ex. L'Inter rispetto allo scorso ottobre ha acquisito consapevolezza, ha affilato le sue armi e con invidiabile leggerezza si è lanciata nel circolo virtuoso che l'ha catapultata in vetta alla classifica. Al Meazza i nerazzurri hanno superato il primo tagliando dell'anno solare con una prova che sottolinea forma e sostanza della capolista. Bella da vedere, ma anche capace di soffrire, col coltello tra i denti, all'occorrenza. Quando la gara sembrava potesse prendere la stessa paradossale piega dell'andata, è arrivato l'ennesimo segnale alle inseguitrici: questa squadra ha ancora qualcosa in più rispetto a tutti.

Il paradosso dell'ultimo capitolo della cavalcata è nell'attacco che ha migliorato ulteriormente i suoi numeri grazie ai difensori. Bastoni ha confermato di trovarsi alla perfezione anche agli ordini di Inzaghi. Quest'anno è più libero di proporsi e i risultati si vedono. Il suo mancino, che già di solito aggiunge qualità alla manovra, ieri è tornato ancora più utile con l'assenza di Calhanoglu. La prima bastonata è valsa l'1-0, la seconda, invece, l'assist al bacio per Milan Skriniar. Il controsorpasso, effettuato nonostante una gara ancora da recuperare, porta la sua firma a caratteri cubitali. La personalità, per quanto giovane ancora sia, sorprende anche più dei suoi mezzi tecnici. Impressionante.