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Classe '99, Alessandro Bastoni è uno dei difensori più promettenti della Serie A. In estate Antonio Conte ha bloccato la partenza del giocatore e i fatti stanno dando ragione all'allenatore nerazzurro. Il giovane centrale è reduce dall'ottima prestazione contro il Verona e ai microfoni di Sky Sport analizza così il suo momento e quello della squadra: "Neanche nelle mie più rosee speranze avrei mai pensato di essere qua. È un sogno e un'esperienza che mi sto vivendo giorno per giorno, spero di continuare così. Sto migliorando tanto grazie al gruppo e all'allenatore".
Com'è lavorare con Conte?
"Non poteva capitarmi in un momento migliore perché lui sa esaltare i giovani al meglio. È un grande allenatore, mi sta aiutando tanto e nonostante le buone prestazioni cerca sempre di spronarmi a far meglio e mi dice di non accontentarmi mai. Vivo il calcio come un gioco, se a San Siro o in un altro stadio cerco sempre di concentrarmi sulla partita. Quando scendo in campo mi diverto e penso a quello".
Lo scudetto?
"Sappiamo che è difficile colmare il gap con la Juventus. Lavoriamo giorno per giorno per cercare di vincere ogni partita e questo è il nostro obiettivo. Se alla fine dell'anno saremo lì, vedremo".
Cosa apprendi dai tuoi compagni di reparto?
"Sicuramente oltre alle caratteristiche loro che sono giocatori affermati, tra 10 anni vorrei avere la loro capacità di consigliare e di essere delle persone a livello umano, è questa la maggiore caratteristica che ruberei. Mi danno dei consigli, è come se fossi un fratello minore. Godin? Mi insegna tanto a livello di marcature, è un maestro in questo e mi sta insegnando veramente tanto Skriniar? Su come legnare (ride, ndr). Siamo un bel gruppo, ci vogliamo bene. De Vrij? Tutti a modo loro mi insegnano tante cose, sia in campo che fuori".
Lo spogliatoio?
"Al di là del mister, siamo tanti italiani, stiamo bene insieme. Oltre allo spogliatoio ci vediamo anche fuori, quindi vai al campo col sorriso e questa è una cosa importante".
(Sky Sport)
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