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GdS – Oaktree, parlano i fatti: non chiede plusvalenze e ripiana. Rinnovi? Costo squadra cala!

Alessandro Cosattini Redattore 
Oaktree non ha chiesto alla dirigenza dell'Inter di realizzare plusvalenze entro la fine di giugno: il punto della Gazzetta

L’Inter ha chiuso il mese di giugno senza realizzare plusvalenze. La perdita a bilancio - come riportato da Gazzetta - dovrebbe così aggirarsi tra i 40 e i 50 milioni (in miglioramento dal -85 del 2022/23). Un primo segnale di Oaktree, che non ha chiesto alla dirigenza interista di realizzare plusvalenze e secondo la rosea “presumibilmente, dovrà effettuare un apporto di capitale in autunno”.

I conti nerazzurri

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L’Inter deve far quadrare i conti ma, finanziariamente parlando, non ha più il fiato corto. Il maxi-prestito da 275 milioni più interessi caricato sulla controllante è stato cancellato con l’escussione del pegno: il creditore è diventato l’azionista. Vero che l’Inter era solo l’oggetto (o meglio, la garanzia) del finanziamento ma quella spada di Damocle pendeva sulle prospettive e sulle strategie del club. Ora resta il bond da 415 milioni, la cui scadenza nel 2027 offre tutto il tempo per valutare cosa fare. L’Inter non ha urgenze di cassa. E la proprietà, che vanta asset in gestione per 192 miliardi di dollari, offre tutte le assicurazioni in termini di eventuale supporto. Un aspetto importante, questo, anche per la campagna trasferimenti. 

Strada tracciata

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Oaktree è ben consapevole di non depauperare la rosa nerazzurra, presupposto per lo sviluppo dei ricavi. Anche a costo di qualche sforzo iniziale. Così il presidente Beppe Marotta, sul mercato, si sta muovendo su un doppio binario: mantenere alta la competitività - quindi nessuna cessione di big - e allo stesso tempo rispettare un equilibrio tra acquisti e cessioni e, soprattutto, continuare a contenere il “costo squadra”. Questo parametro, dato dalla somma tra stipendi dei tesserati e ammortamenti dei “cartellini”, è il termometro di tutta la gestione. Il solo monte-ingaggi è, ad oggi, in aumento nel 2024-25, alla luce dei rinnovi di Lautaro, Barella e Inzaghi (ed entrerà a regime quello di Dimarco): parliamo di circa 14 milioni in più che raddoppiano con gli arrivi a parametro zero di Zielinski e Taremi, ma che vengono in parte compensati dalle uscite di Cuadrado, Sanchez, Sensi, Klaassen, Audero (17 milioni risparmiati). Tuttavia, se calcoliamo anche gli ammortamenti, tra contratti prolungati e giocatori svincolati, il saldo rispetto al 2023-24 diventa positivo per un paio di milioni (in caso di svalutazione di Correa al 30 giugno 2024, il risparmio sarà maggiore).

Maggiori ricavi

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Siamo solo all’inizio del mercato e molto altro succederà, soprattutto con le operazioni di contorno. In ogni caso, la linea è tracciata: muoversi sulla strada della sostenibilità. Peraltro, i ricavi della prossima stagione beneficeranno degli introiti del Mondiale per club (col dubbio se inserirli tutti nel 2024-25 o a metà con il 2025-26) e dei maggiori proventi commerciali: il nuovo main sponsor Betsson porterà una ventina di milioni in più rispetto all’anno scorso. Di conseguenza, il bilancio al 30 giugno 2025 dovrebbe confermare il trend di riequilibrio contabile. Già nel 2023-24, se non ci fossero stati i pesanti interessi, l’utile sarebbe stato vicino. L’obiettivo è centrarlo entro il 2026”, si legge.


(Fonte: gazzetta.it)