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Inter, blackout tra caso e responsabilità. Inzaghi, che fretta c’era?
Il derby è la partita in cui non c'è pronostico che tenga. Da sempre, i 90' del Meazza sembrano accanirsi contro classifica e statistiche, per ribaltare previsioni e regalare sorprese come nei migliori thriller hollywoodiani. Stavolta è toccato all'Inter pagar pegno, nella più beffarda delle maniere. Per oltre 70' il Milan non ha visto biglia, Pioli e il suo staff stavano quasi per rivolgersi alla redazione di 'Chi l'ha visto?' per provare a rintracciare alcuni tra i rossoneri in campo. Ma le gare bisogna chiuderle e l'Inter lo sa più di qualsiasi altra squadra, perché proprio negli ultimi minuti ha raccolto punti importantissimi nell'ultimo periodo. Senza doppia mandata all'incontro, i rossoneri hanno avuto l'opportunità di sfruttare un episodio a favore, propiziato da un contatto più che dubbio tra Sanchez e Giroud, utilizzandolo come grimaldello per riaprire l'incontro.
Finale insomma non all'altezza delle ambizioni dell'Inter. Sull'economia del risultato incide ovviamente l'infortunio di Ivan Perisic, tra i migliori fino a quel momento, l'incertezza di Handanovic sul secondo gol, ma anche una serie di scelte di Inzaghi che non è stato di certo impeccabile nella gestione delle sostituzioni. A partire proprio dalla scelta di inserire Dimarco al posto del croato, preferendolo a Darmian, buttato dentro soltanto più tardi. Da quel momento l'Inter ha perso vigore a sinistra, concedendo il fianco agli avversari. Privare poi frettolosamente la mediana di Calhanoglu, soltanto perché ammonito, e di Brozovic, ha tolto vigore alla manovra nel momento in cui la squadra ne avrebbe avuto ancora più bisogno.
Sottolineate le responsabilità nerazzurre, va forse precisato che la direzione arbitrale non sia stata all'altezza di un match così importante. Gli esperti si esprimeranno sulla possibilità di un intervento da parte del VAR sull'1-1, ma molti tra quelli che hanno avuto modo di vedere quel contatto in presa diretta non riusciranno proprio a mandar giù quel mancato fischio. Più in generale, Guida non ha dato la sensazione di avere in pugno la gara in più circostanze. Ma l'Inter non ha perso per questo, Inzaghi ha fatto bene a precisarlo. Nessun alibi va concesso a chi sa di essere più forte e ha tutto per dimostrarlo fino alla fine.
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