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E' un periodo in cui il tempo corre veloce per l'Inter e in cui i movimenti si susseguono frenetici sotto tutti i punti di vista. Perché, se in campo la squadra di Luciano Spalletti viaggia a vele spiegate al primo posto in classifica in attesa del big match di sabato all'Allianz Stadium contro la Juventus, sul fronte societario le manovre continuano a ritmi elevati. Guardando al presente, ma soprattutto al futuro, per rendere la situazione economica del club ancora più solida e prospera. Stando a ultime indiscrezioni riportate dall'edizione odierna del Sole 24 Ore, infatti, l'Inter sarebbe vicinissima a chiudere il rifinanziamento del debito contratto nel 2015 con Goldman Sachs, quando a capo della società nerazzurra c'era ancora Erick Thohir, prima dell'avvento di Suning. La strategia del club consisterebbe nel cercare nuovi finanziamenti per un valore compreso tra i 200 e i 300 milioni di euro con finanziamenti più agevoli per estinguere il debito attuale (che nel frattempo ammonta a 208 milioni) e utilizzare il resto per la gestione della società. Scrive il Sole 24 Ore:
"L’Inter sembra vicinissima, secondo indiscrezioni, a chiudere il rifinanziamento del suo debito. Un’operazione che sarebbe tra i 200 e i 300 milioni di controvalore e che permetterà ai cinesi di Suning, retailer dell’elettronica con 50 miliardi di fatturato all’anno, di rivedere le condizioni sul debito contratto a suo tempo dall’ex proprietario Erick Thohir con Goldman Sachs. Secondo i rumors verrà lanciato un bond con l’assistenza della stessa Goldman. Insomma, sembra un periodo d’oro per il club nerazzurro, primo in campionato. Ora anche la situazione debitoria sembra vicina al riassetto. Più complesso sembra, al momento, il rifinanziamento dei debiti dell’altra faccia calcistica di Milano, sempre cinese. Il Milan di Yonghong Li sta proseguendo nelle trattative per rimborsare prima della scadenza i 360 milioni (formati da capitale e interessi) dovuti al fondo Elliott. Alla luce dell’accelerazione dell’operazione con l’Inter è comprensibile perché Goldman Sachs si sia tirata fuori dalla trattativa con il Milan: con un ovvio conflitto a scegliere fra nerazzurri o rossoneri. Ora in casa Milan si attende dunque l’esito delle cruciali trattative con il fondo statunitense Highbridge. (C.Fe.)".
(Fonte: Il Sole 24 Ore)
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